Il luogotenente Nicola Spera va in pensione: “A Piazza Brembana ho lasciato il mio cuore”

Nei giorni scorsi, la Valle Brembana ha salutato il luogotenente Nicola Spera, comandante della Stazione dei Carabinieri di Piazza Brembana, che ieri, lunedì 30 giugno, ha concluso il suo servizio.
1 Luglio 2025

Nei giorni scorsi, la Valle Brembana ha salutato il luogotenente Nicola Spera, comandante della Stazione dei Carabinieri di Piazza Brembana dal 28 maggio 2020, che ieri, lunedì 30 giugno, ha concluso il suo servizio. Il suo posto lo prenderà il suo vice, il maresciallo Giacomo Sarais. Nato a Verona il 13 aprile 1969, Spera è sposato ed ha una figlia di nome Asia, 22 anni, laureata in Infermieristica e vive ad Almenno San Bartolomeo insieme alla moglie ed ai suoi due figli.

“Da giovane mi ha spinto a scegliere la carriera nell’Arma dei Carabinieri l’esempio del mio defunto cugino Andrea che ha espletato la leva come ausiliario nei Carabinieri. Mi raccontava i suoi servizi e mi sono appassionato tanto ai suoi racconti che, al momento del mio servizio di leva, ho fatto domanda nell’Arma. Contemporaneamente ho fatto domanda anche come sottufficiale e, con mia grande sorpresa, ho vinto entrambi i concorsi, dopo aver superato test psicoattitudinali e test scritti. In pratica mi sono arruolato come Carabiniere il 18 febbraio 1988, terminando il corso il 27 agosto, per poi entrare alla Scuola Sottufficiali e diventare Vice Brigadiere nel giugno 1991” – racconta Spera.

Il suo primo incarico è stato da Vice Comandante presso la Stazione Carabinieri di Bergamo Alta da giugno 1991 a giugno 1993, da giugno 1993 a febbraio 1995 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Bergamo, da febbraio 1995 a maggio 1998 presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Treviglio, da maggio 1998 a dicembre 1999 Vice Comandante presso la Stazione Carabinieri di Albino, da dicembre 1999 ad aprile 2011 Comandante del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Zogno, da aprile 2011 a maggio 2018 presso il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Merate, da maggio 2018 a maggio 2020 Comandante del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Merate e, per ultimo, dal 28 maggio 2020 al 30 giugno 2025 Comandante della Stazione Carabinieri di Piazza Brembana.

Proprio nel cosiddetto “cuore” dell’Alta Valle Brembana Spera è stato Luogotenente: si tratta di un Iter legato al grado rivestito ed al tempo; ogni grado ha un periodo di permanenza all’interno e, se operi bene e le valutazioni annuali dei tuoi superiori sono positive, passi al grado successivo e via via fino al grado apicale. “Lavorare in questo territorio ha rappresentato il coronamento del mio essere “Carabiniere”, il contatto con le persone, il lato umano, ho trovato tantissime brave persone, con parecchie delle quali ho stretto anche rapporti d’amicizia. Poter dare un senso al lavoro, in pratica, non si tratta solamente di effettuare il controllo del territorio, ma interagire con tutte le istituzioni presenti su di esso. Ad esempio, mi sono divertito molto andare nelle scuole a parlare di legalità agli alunni, dove ho riscontrato curiosità e partecipazione. Anche risolvere piccoli problemi di vicinato mi ha gratificato e spinto sempre di più a mettermi a disposizione delle persone. In quei frangenti, anche se non è sempre facile, ti senti ripagato dell’impegno profuso” – prosegue.

Ci sono tanti ricordi che il Luogotenente porterà con sé e, ironizzando, lui stesso ha affermato che dovrebbe scrivere un’enciclopedia al riguardo: “Iniziai a fare il Carabiniere il 6 novembre 1996 quando, durante un conflitto a fuoco, sono stato colpito al torace e solo l’utilizzo di un giubbetto antiproiettile mi ha salvato la vita. A Piazza Brembana ho lasciato il cuore, è stata molto emozionante, nei giorni scorsi, l’inaugurazione del monumento in memoria del mio “fratellino” Lele, deceduto tragicamente mentre stava espletando il suo servizio”. Paese che vai, abitanti che trovi: “Ho instaurato un ottimo rapporto sia con i colleghi sia con la comunità di Piazza Brembana. Colleghi bravi, volenterosi, professionalmente preparati e dotati per poter svolgere al meglio il servizio a disposizione della popolazione. La popolazione, come detto prima, mi ha rubato il cuore, ho instaurato un ottimo rapporto sia con gli esercenti, con i quali sicuramente intratterrò i contatti, sia con la popolazione che, quando ha saputo del mio congedo, mi ha inondato di messaggi e attestati di stima. Con le Istituzioni mi sono trovato benissimo, in particolare con i numerosi sindaci, con i quali ci siamo trovati per una cena per festeggiare il mio congedo, anche con loro continuerà il rapporto. Con il Consigliere Regionale Jonathan Lobati è nato un rapporto d’amicizia. Insomma, per farla breve ho instaurato dei bellissimi rapporti a 360°” – continua.

“Chi sceglie di essere Carabiniere lo è per sempre – prosegue – Ad esempio, quando portavo a spasso i miei due cani, mi capitava di essere fermato spesso e volentieri dai cittadini che mi chiedevano consigli, delucidazioni e quant’altro, questo per far capire che nelle comunità come quella che ho lasciato (lavorativamente parlando), se vuoi entrare a far parte integrante del tessuto sociale, devi essere disponibile sempre, è impegnativo, ma se ti piace ciò che fai non è poi così pesante. Il mio è stato un servizio dedicato ai cittadini, ti devi impegnare sempre e costantemente, molte volte non raggiungerai il tuo obiettivo, ma ci devi sempre tentare, meglio tentare e fallire che non tentare proprio. L’essere Carabiniere (non voglio peccare di presunzione) non è un lavoro come gli altri, ma una missione, uno stile di vita, pieno di regole da rispettare, ma se lo fai bene, ti sa dare tantissime soddisfazioni”. Da oggi Spera è ufficialmente in pensione… ma cosa farà? “Per il momento ho deciso di prendermi un periodo sabbatico per riposarmi, poi continuerò ad accudire mia mamma ricoverata presso il Don Palla, e sicuramente continuerò a dedicarmi al mio sport preferito, ovvero la corsa su strada, iniziato da un paio d’anni e che mi ha permesso di coronare un mio sogno: il 24 maggio, a Firenze, ho corso la 100 Km del Passatore, per me un traguardo impensabile fino allo scorso anno”.

A salutare e ringraziare Spera è stato il sindaco di Piazza Brembana Leone Gervasoni “Lo ringrazio per il servizio svolto con serietà, competenza e senso del dovere. La sua attività ha rappresentato un punto di riferimento concreto per la nostra comunità, contribuendo in modo significativo alla tutela della legalità e al benessere collettivo. Porgo a Spera i migliori auguri per questa nuova fase della vita, nella certezza che saprà affrontarla con lo stesso equilibrio e impegno dimostrati durante la carriera. Buona pensione”. Un saluto è arrivato anche dal Consigliere regionale Jonathan Lobati: “Oggi è l’ultimo giorno di servizio del Comandante della stazione dei Carabinieri di Piazza Brembana, Luogotenente Nicola Spera. Ci tenevo davvero tanto a ringraziarlo per questi anni di grande collaborazione, per averci fatto sentire l’Arma dei Carabinieri particolarmente vicina, in un mondo particolarmente complesso come quello di oggi. Un impegno che a mio avviso spesso è andato anche oltre i doveri d’istituto e per questo credo sia una “perdita” per la nostra comunità, dove i presidi di sicurezza sono affidati praticamente in via esclusiva all’Arma. Uscendo dal formalismo del ruolo, ti auguro il meglio per il tuo congedo assolutamente meritato e un grazie sincero, per il tuo servizio per la nostra comunità di montagna. Alla prossima corsa, nei secoli fedele”.

Anche i gruppi Alpini dell’Alta Valle Brembana, tramite il coordinatore Hans Quarteroni, desiderano esprimere un sentito ringraziamento al Luogotenente Nicola Spera: “Sempre presente alle nostre manifestazioni, il Luogotenente Spera è stato fondamentale per i Campi Scuola Alpini, ha condotto didattica sulla sicurezza, coinvolgendo i ragazzi con i cani cinofili dell’Arma e spiegando il funzionamento del drone. La sua costante e appassionata partecipazione durante le 5 edizioni agli alzabandiera e ammainabandiera, è stata molto apprezzata da tutti i giovani partecipanti. A nome mio e di tutti gli Alpini un caloroso “in bocca al lupo” per la sua nuova vita da pensionato!”

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