I minerali? Una grande ricchezza per lo sviluppo delle nostre valli

Un convegno dedicato alla ricchezza dei giacimenti minerari nelle Prealpi Orobiche e al loro ruolo nello sviluppo sostenibile del territorio.
8 Luglio 2025

Sabato 5 luglio, presso la Sala Viterbi di Bergamo in Via Torquato Tasso, le montagne e i minerali nelle Prealpi Orobiche sono stati protagonisti indiscussi all’interno del convegno organizzato da Uncem Lombardia (Unione Nazionale dei Comuni e degli Enti Montani) in occasione dei festeggiamenti della “Giornata Regionale per le Montagne”. Questa giornata è stata istituita da Regione Lombardia nel 2020 e ricorre la prima domenica di luglio.

Un convegno dedicato alla ricchezza dei giacimenti minerari nelle Prealpi Orobiche e al loro ruolo nello sviluppo sostenibile del territorio. Un’occasione speciale per riflettere sul futuro delle nostre montagne tra scienza, paesaggio e cultura. Il convegno è iniziato con i saluti istituzionali da parte di Massimo Otelli (vice presidente Uncem Lombardia), Giorgia Gandossi (consigliere delegato alla Montagna Provincia di Bergamo), Jacopo Scandella (consigliere e segretario alla Presidenza Consiglio Regione Lombardia) e Giacomo Zamperini (consigliere e presidente della Commissione Montagna Regione Lombardia).

Oltre a loro hanno portato i loro saluti l’Onorevole Andrea Tremaglia, Davide Tontini (presidente del Parco delle Orobie Bergamasche), Massimo Scandella (presidente del BIM Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio) ed infine il consigliere regionale Michele Schiavi. L’evento, intitolato “Montagne e minerali nelle Prealpi Orobiche – Una ricchezza nei giacimenti per lo sviluppo dei territori”, ha previsto due momenti: il primo ha visto un’ampia prospettiva sulle montagne tra presente e futuro, mentre il secondo si è focalizzato su una risorsa, ovvero i minerali, attraverso il volume sui giacimenti della bergamasca e dintorni.

Marco Bussone, presidente Nazionale Uncem, ha presentato il “Rapporto Montagne Italia 2025” che è nato nell’ambito del “Progetto Italiae” del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e attuato da Uncem, con lo scopo di descrivere come si manifesta la contemporaneità nelle montagne italiane tra: criticità, opportunità ed un nuovo protagonismo. Uno studio corposo e approfondito che nella prima parte riporta mappe e dati che evidenziano i caratteri della montagna e la geografia delle comunità territoriali, con particolare riferimento ai processi associativi in atto, per poi soffermarsi sulla governance e sulle strategie politiche. Aree Interne e Green Communities sono opportunità importanti che aprono nuove prospettive.

Dopo di lui l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori si è soffermato sul tema delle risorse delle montagne, tangibili e intangibili, viste nel loro attuale utilizzo e nelle potenzialità ancora inespresse, ribadendo la vicinanza e l’impegno di Regione Lombardia, prima in Italia nel mettere a disposizione di chi vive e lavora in montagna strumenti erogativi ad hoc. La tavola rotonda, che è stata moderata da Alberto Mazzoleni, vice presidente Vicario Uncem e consigliere regionale, ha visto come filo conduttore il libro “Minerali nelle Prealpi Orobiche – Giacimenti della bergamasca e dintorni” che ha evidenziato l’importanza di preservare il territorio. A parlare del libro sono stati due degli autori, ovvero Diego Marsetti (geologo, commissario MASE VIA/VAS) e Federico Pezzotta (geologo, presidente Associazione Italiana di Mineralogia), con: Roberto Appiani (Art Director e fotografo professionista) con Giulio Dellavite (Monsignore Delegato Vescovile Consulente ecclesiastico UCID, Sezione di Bergamo) e Lucia Lo Palo (presidente Arpa Lombardia).

Il volume esalta bellezza e varietà dei giacimenti minerari, inserendoli nel contesto naturale e ambientale: i minerali descritti sono quelli trovati nei settori bergamasco e lariano ma anche nelle aree limitrofe valtellinesi e bresciane. Rivelano molto del territorio e della sua storia e forniscono interessanti chiavi di lettura. Al pari del libro, la tavola rotonda ha evidenziato l’importanza della conservazione e della tutela di un patrimonio che deve essere tramandato alle generazioni future. Allo stesso tempo le potenzialità economiche offerte da detto patrimonio, a partire dalle miniere che hanno dato lavoro ad intere generazioni e oggi in molti casi sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche legate alla scoperta dell’archeologia industriale e del paesaggio, ma anche alla “enogastronomia di miniera”.

A concludere il convegno Tiziano Maffezzini (presidente Uncem Lombardia), il quale ha sottolineato come la montagna merita attenzione e reclama un ruolo di primo piano. È il momento di scelte importanti e l’analisi proposta sarà utile a delineare i bisogni da soddisfare e le opportunità da cogliere: un percorso che dovrà essere necessariamente condiviso da tutti gli attori. A questo proposito ha evidenziato come per Uncem si aprirà nell’autunno il momento congressuale, prima regionale poi nazionale. Ha invitato gli amministratori dei Comuni presenti a partecipare attivamente dando disponibilità (e sollecitando anche i colleghi) a lavorare all’interno dell’associazione per il bene delle Montagne e delle Aree interne. La finalità che unisce tutti è quella di rendere ancor più attrattiva la montagna: per chi la vive oggi e per chi la vivrà domani innanzitutto ma anche per chi la frequenta o è intenzionato a scoprirla.

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