A Costa Imagna arriva il condominio sociale: nove appartamenti per persone in difficoltà

'Abitare Insieme' è un nuovo, importante progetto di housing sociale realizzato dall'Associazione Comunità 'Il Gabbiano' Onlus che offre alloggio temporaneo a persone con fragilità in una palazzina in Costa Valle Imagna.
4 Ottobre 2019

Abitare Insieme” è un nuovo, importante progetto di housing sociale realizzato dall'Associazione Comunità “Il Gabbiano” Onlus, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Aeper, l'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna – Villa d'Almè, il Comune con la parrocchia di Costa Valle Imagna ed il Comune di Roncola. Il servizio, che opera nell'Ambito Valle Imagna – Villa d'Almè, offre alloggio temporaneo a persone con fragilità – ad esempio famiglie monoparentali o anziani soli – in una palazzina in Costa Valle Imagna, donata all'Associazione da una famiglia residente in Svizzera.

Verificata la necessità del suo utilizzo, la palazzina – che si trova nel centro del paese, in via Montegrappa angolo via Alla Provinciale – nonostante le buone condizioni è stata ristrutturata per andare incontro alle esigenze del progetto. L'intervento, di quasi 300 mila euro, ha predisposto attualmente all'utilizzo quattro appartamenti, già disponibili da giugno. “Abbiamo chiesto a Fondazione Cariplo un contributo per terminare i lavori di ristrutturazione dell'edificio – spiega Massimo Pirovano, direttore de Il Gabbiano – Un paio di appartamenti saranno muniti di tecnologia domotica ed è prevista la realizzazione di un ascensore. La casa l'abbiamo trovata in buone condizioni a livello strutturale, ma sono stati eseguiti importanti lavori di rifacimento per gli impianti elettrici e idrico-sanitari”.

In totale il condominio conta ben undici alloggi dai 60 agli 80 mq, disposti su quattro piani. Nove appartamenti saranno destinati all'alloggio temporaneo, uno diventerà spazio comune con cucina, lavanderia, stireria e zona bimbi, mentre uno sarà ad utilizzo del custode sociale. “L'housing sociale – continua Pirovano – è dedicato a persone con fragilità fisiche o psichiche lievi, come anziani soli autosufficienti, 'dopo di noi' (ovvero disabili senza più genitori poiché deceduti), ragazze madri o separati con problemi economici. L'obiettivo è di creare un ecosistema di relazioni e condivisione ed il nostro sogno è che un giorno ci sia una famiglia disposta a vivere nel condominio, per fare un po' da 'facilitatore' e supporto agli altri. Momentaneamente c'è un portinaio sociale, dipendente de Il Gabbiano, mentre Aeper e ASC Valle Imagna – Villa d'Almè hanno messo a disposizione rispettivamente un coordinatore ed una assistente sociale”.

Il progetto di housing ha un sistema diretto e preciso: a raccogliere le richieste è l'ASC Valle Imagna – Villa d'Almè, che verranno poi attribuite ad una delle tre fasce, altra media e bassa autonomia – sia economica che psicofisica. Nella prima fascia, quella alta, rientrano coppie giovani, mamme con bambini, madri e padri separati ed è richiesta una quota di 300 euro – comprendente affitto, utenze e supporto educativo.

Famiglie monoparentali, adulti che non possono pagare un affitto e persone con disabilità lieve cadono nella fascia media; per loro la quota sarà di 550 euro, che comprende – oltre ad affitto ed utenze – anche eventuali abbonamenti al pullman e cibo. Infine, nella fascia di bassa autonomia ci sono persone con problemi di reddito o sociali sostenute dal Comune, persone senza lavoro e anziani over 75. Il costo, in questa fascia, è di 670 euro e comprende anche servizi come la cura personale e la pulizia della casa, l'acquisto di medicine ed alcuni accompagnamenti. Qualunque sia la quota, questa potrà essere saldata sia dalla persona che dal Comune di residenza dell'ospite, o da entrambi.

463 collage - La Voce delle Valli

È importante sottolineare – aggiunge Pirovano – che si tratta di un una fase della vita temporanea e, una volta concesso l'appartamento, verrà attivato un percorso per il reinserimento sociale (e lavorativo se è il caso) del soggetto. Più l'autonomia è bassa, più il tempo di permanenza può ovviamente diventare lungo. Anche fino ad un anno, con possibilità eventualmente di prorogare”.

Il servizio ha già preso il via settimana scorsa, con l'ingresso in uno degli appartamenti di una mamma ed il suo bambino, mentre prossimamente un'altra persona verrà ad alloggiare nella palazzina. “Il progetto – dichiara Giacomo Invernizzi, presidente di ASC Valle Imagna – Villa d'Almè – nasce dalla convergenza di realtà diverse fra loro: Comuni, associazioni, cooperative e azienda, che hanno trovato nel dare casa alle fragilità il motivo per operare insieme”.

Appena siamo stati coinvolti – conclude il primo cittadino di Costa Valle Imagna, Umberto Mazzoleni – noi come Amministrazione comunale di Costa Valle Imagna ci siamo subito resi disponibili e propositivi, coinvolgendo anche la parrocchia, il medico del paese e il vicino Comune di Roncola. Un progetto che, oltre alla sua importante missione sociale, è molto positivo per Costa Valle Imagna perché può anche generare un piccolo indotto economico che farà sicuramente bene al nostro paese”.

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