A Dossena rilancio turistico, oltre il ponte tibetano. Claudia Terzi: ‘Regione vicina ai piccoli Comuni’

Gli assessori regionali Lara Magoni e Claudia Terzi hanno presentato al pubblico e alla stampa l'accordo di programma per gli interventi di rilancio turistico e socio economico del Comune di Dossena.
31 Gennaio 2020

Gli assessori regionali al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni, e alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile, Claudia Maria Terzi, hanno partecipato questa mattina alla presentazione al pubblico e alla stampa dell’Accordo di Programma per gli interventi finalizzati al rilancio turistico e socio economico del Comune di Dossena.

I costi totali dell’intervento sono quantificati in 2 milioni e 630 mila euro così ripartiti; 1 milione e 630 mila euro a carico del Comune di Dossena; 1 milione di euro di competenza regionale. Gli interventi previsti, compresi quelli cofinanziati, saranno realizzati tra l’anno in corso e il 2021 e sono i seguenti: realizzazione di nuova pavimentazione in lastricato; recupero dell’ex Municipio ai fini museali; ripristino degli edifici adiacenti all’ingresso della miniera. E ancora: valorizzazione a fini turistici, culturali e scientifici delle aree minerarie dismesse di Dossena; interventi di miglioramento degli habitat faunistici; realizzazione del punto panoramico “il Becco”; realizzazione di un Ponte Tibetano

“Un Accordo di Programma che dimostra ancora una volta l’impegno di Regione Lombardia nei confronti del turismo e dei suoi territori – ha detto l’assessore Lara Magoni – L’obiettivo della misura è far sì che la Valle Brembana, a partire dalla vicina San Pellegrino Terme, vera e propria porta d'ingresso, possa diventare la Valle del Benessere. Un progetto ambizioso che potrà essere realizzato solo lavorando in sinergia con tutti gli enti e gli operatori locali, facendo gioco di squadra. Le potenzialità della Val Brembana sono enormi ed è indispensabile proporre un’offerta variegata e ricca, che contempli il turismo sportivo, dal cicloturismo al rilancio dei comprensori sciistici delle Orobie, e gli itinerari enogastronomici, una peculiarità che ha visto da poco Bergamo divenire Città creativa UNESCO per i suoi formaggi, che proprio dalle nostre valli nascono e raggiungono tutto il mondo. Il progetto di Dossena è quindi uno dei tanti esempi di come Regione Lombardia voglia essere al fianco dei territori per sostenerli ed elevare ulteriormente il livello qualitativo dell'offerta turistica”.

1091 0684900f 748d 4079 9d5d a790a558ed10 - La Voce delle Valli

“L’Accordo di Programma – ha spiegato l’assessore Claudia Terziè la dimostrazione concreta di come la Regione sia accanto ai piccoli Comuni e alle zone montane. L’obiettivo è rendere maggiormente attrattivi i nostri territori, valorizzare le identità e le peculiarità, migliorando l’offerta turistica di una zona magnifica come questa. Gli interventi previsti dall’Accordo possono costituire il volano per un nuovo sviluppo economico, con ricadute benefiche per l’indotto di Dossena e della Valle Brembana. Sono di parte, essendo bergamasca: ma Dossena, la Valle Brembana, sono terre splendide che meritano di essere conosciute, frequentate, apprezzate sempre di più. Da assessore regionale all’Ambiente, nella scorsa legislatura, mi ero attivata sul tema della miniera di Dossena, finanziando i primi interventi finalizzati al recupero dell’area dismessa: avevamo dato inizio a un importante percorso di valorizzazione che prosegue con questo Accordo di Programma”.

Il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi, ha espresso “grandissima soddisfazione per questo risultato che si colloca perfettamente nel più ampio progetto di sviluppo sostenibile del territorio. Un progetto di questa portata ha delle ricadute importanti su tutto il territorio della Valle. Da tempo, in rete e in sinergia con le organizzazioni dossenesi stiamo portando avanti iniziative coordinate per la promozione e lo sviluppo imprenditoriale, con particolare riferimento ai giovani, che sono i project manager del piano di sviluppo. Ci aspetta una grande sfida, che accolgo con grande responsabilità ed entusiasmo, e che stiamo già portando avanti con un modello partecipativo. A fianco dei tavoli di lavoro delle singole aree ma tra loro coordinate (strategica, tecnica, amministrativa, gestionale), si affiancherà un coinvolgimento degli stakeholder in un vero e proprio processo partecipativo, al fine di coordinare e ottimizzare le azioni del piano di sviluppo”.

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