Addio al partigiano almennese Battista Gotti, uno degli ultimi bergamaschi della Resistenza

Almenno San Salvatore piange uno degli ultimi partigiani bergamaschi: Battista Gotti, classe 1921, nome di battaglia "Piccolo" per via della sua statura minuta.
12 Maggio 2025

Almenno San Salvatore piange uno degli ultimi partigiani bergamaschi: Battista Gotti, classe 1921, nome di battaglia “Piccolo” per via della sua statura minuta, venuto a mancare domenica 11 maggio. Gotti, ultimo sopravvissuto del gruppo Fiamme Verdi della Brigata “Primo Maggio” era anche componente della presidenza onoraria dell’Anpi provinciale. A luglio avrebbe compiuto 104 anni.

Durante la Resistenza si unisce al gruppo di ribelli gravitante nella zona di Almenno San Salvatore e con loro si sposta a Oltre il Colle e Zambla Alta. Si forma così la Brigata “Primo Maggio” delle Fiamme Verdi, comandata dal marchese Guerrieri Gonzaga “Gianni” e da Battista Capelli “Velio”, di Almenno San Salvatore. A Battista, minuto di statura, viene dato il nome di battaglia “Piccolo”. Svolge il compito di portaordini, coprendo lunghi tratti di strada, dalle Valli a Bergamo, dalla pianura bergamasca fino a Mantova, arrivando anche a Milano.

Ultimo sopravvissuto al gruppo delle Fiamme Verdi della Brigata “Primo Maggio” conservava lo stendardo della Brigata che con orgoglio mostrava a chi gli facesse visita. I funerali si terranno oggi, lunedì 12 maggio 2025 alle ore 15:00 presso la Chiesa Parrocchiale di Almenno San Salvatore. Il partigiano Piccolo sarà ricordato anche mercoledì 14 maggio all’inaugurazione della festa provinciale dell’Anpi bergamasca, ‘Partygiana’, in programma da mercoledì a domenica 18 al Palafeste di Grumello del Monte per il terzo anno.

“Perdiamo un testimone lucido e appassionato della Resistenza in Valle Imagna – il cordoglio del presidente dell’Anpi provinciale Mauro Magistrati -. Ultimo partigiano in vita della Brigata “Primo maggio” delle Fiamme Verdi, ha saputo trasmettermi la profonda umanità dei ribelli e le difficili condizioni di vita che hanno patito i partigiani in montagna. Non lo dimenticheremo, così come non dimenticheremo il suo contributo per una Italia libera perché liberata dal nazifascismo. Grazie Battista, che la terra ti sia lieve”.

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