Agricoltori e ristoratori uniti per il turismo in Valle Imagna: ”C’è bisogno di ripartire, insieme”

L'incontro alla Pasticceria Acquario di Sant'Omobono Terme. Con un obiettivo: unirsi e collaborare per dare un nuovo volto al turismo enogastronomico della Valle Imagna, valorizzando le eccellenze tipiche del territorio.
10 Giugno 2021

Agricoltori, ristoratori, imprenditori turistici della Valle Imagna, tutti chiamati a raccolta per costruire sinergie che permettano lo sviluppo turistico ed enogastronomico dell'intera valle, un turismo di prossimità. È questo l'appello lanciato dall'Infopoint di Sant'Omobono Terme (gestito da Fondazione Lemine), che ha organizzato per lunedì 14 giugno alle ore 20:45, presso la Pasticceria Acquario di Sant'Omobono, un incontro al quale sono invitati tutti gli operatori del tessuto produttivo ed economico vallare.

Con un obiettivo: unirsi e collaborare per dare un nuovo volto al turismo enogastronomico della Valle Imagna, valorizzando le eccellenze tipiche del territorio e mettendo in moto un motore di iniziative in grado di attirare sempre più visitatori. Un invito, questo, già raccolto da alcune realtà territoriali; fra queste anche Diego Rodeschini, titolare della Pasticceria Acquario di Sant'Omobono Terme che – per l'occasione – offrirà i propri locali quali sede dell'incontro e avrà il compito di rappresentare e chiamare a raccolta il mondo della ristorazione valdimagnina. Non una vera novità per Rodeschini che con la sua Isot (Imprenditori Sant'Omobono Terme) riuscì per qualche anno a concretizzare un discorso di rete promuovendo diverse iniziative interessanti in ambito culturale e turistico.

“È un punto di partenza – spiega Giulio Mauri, presidente di Fondazione Lemine -. Diego Rodeschini avrà il ruolo di tessere le fila della ristorazione, Samanta Todeschini dell'Azienda Agricola Todeschini Daniele di Valsecca che si sta impegnando per fare rete, un po di far rinascere Agrimagna (rete di piccoli agricoltori e allevatori della Valle Imagna ndr). È una sfida e ci proviamo.

La nostra idea è di un turismo di prossimità enogastronomica, molto richiesto in questo periodo (anche a causa della pandemia ndr) a livello nazionale ed europeo. A fianco delle nostre bellezze ci deve essere un incontro con i produttori e la possibilità di mangiare prodotti locali. Una sensibilità che c'è. Un obiettivo vero è che si riprenda a fare rete in Valle Imagna”.

 

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C'è bisogno di ripartire, perché il turismo qui esiste – spiega Rodeschini – Abbiamo una valle meravigliosa, delle eccellenze gastronomiche e non solo: ma per valorizzare tutto questo è necessario che imprenditori del turismo, operatori e produttori (quindi ristoratori, osterie, ma anche pizzerie, rifugi o b&b) si uniscano per collaborare, dare risorse e proporre qualcosa di diverso ed innovativo ai turisti che vengono in visita”.

L'obiettivo principale, quindi, è quello di creare delle sinergie, “fare rete” per far dare voce alle esigenze turistiche di un territorio fortemente improntato sull'enogastronomia, che in Valle Imagna si contraddistingue soprattutto per i suoi prodotti genuini, quegli antichi sapori che portano con sé un bagaglio di tradizioni e saperi dall'immenso valore che si identificano anche in quelle piccole attività, quelle piccole eccellenze forse poco conosciute, ma che meritano di essere valorizzate al meglio.

Perciò, una volta raggiunti tutti gli operatori del territorio interessati a costruire un rapporto di collaborazione, una delle possibilità che emerge è quella di costituire un'associazione che si occupi – nell'ambito dell'Infopoint vallare, gestito da Fondazione Lemine – dell'offerta turistica ed enogastronomica di tutto il territorio valdimagnino, senza esclusione di Comuni.

“Secondo me non esiste momento migliore di questo per trovarsi ad un tavolo e discutere fra noi del futuro turistico della Valle Imagna – conclude Rodeschini – Turismo che, fra l'altro, non è solamente estivo: abbiamo una grandissima varietà di iniziative che si possono organizzare anche nei periodi autunnali e primaverili, perciò se ognuno nel proprio piccolo collabora con gli altri e organizza, propone le proprie idee, allora anche la Valle Imagna prende tutto un altro colore. Penso che sia necessario per il nostro territorio avere degli operatori del settore, che diventano così la benzina in grado di far muovere tutto il motore”.

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