Anche in valle si coltivano sogni: 1,2 milioni per i minori contro la povertà educativa

Il progetto ha l'obiettivo di contrastare la povertà educativa minorile, favorire la coesione sociale e il protagonismo di minori e famiglie, evitare lo spopolamento delle montagne.
28 Agosto 2019

Nel mese di giugno 2018 la Fondazione della Comunità Bergamasca ha partecipato al bando per cofinanziamento dell’Impresa Sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (è la condizione in cui un bambino o un adolescente si trova privato del diritto all'apprendimento in senso lato), ottenendo la messa a disposizione di 600.000 euro per la realizzazione di iniziative rivolte al sostegno di minori e famiglie nelle aree montane delle valli Imagna e Brembana. Per rendere operativo il progetto era necessario che il territorio coinvolto esprimesse risorse pari a 600.000 euro, raddoppiando il contributo dell’Impresa Sociale “Con i bambini” e consentendone quindi la realizzazione, con una dotazione complessiva di 1.200.000 euro per la durata di tre anni.

E’ stato avviato quindi un anno fa un percorso di progettazione partecipata con le organizzazioni non profit operative nelle due valli, insieme alla Fondazione della Comunità Bergamasca e ai Responsabili dei due Ambiti: un anno di incontri, scambi, confronti, ingaggi e rimodulazioni, cadute e ripartenze. Un anno di lavoro allargato a diversi soggetti che oggi raccoglie i frutti con entusiasmo e voglia di dare il via a tutte le azioni progettate. Il progetto “Crescere insieme in valle” è ora stato ufficialmente selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca e da settembre le azioni previste prenderanno concretezza.

“Il progetto ha il medesimo obiettivo della nostra Fondazione della Comunità Bergamasca – affermò pochi giorni prima della sua scomparsa il Presidente Carlo Vimercati -, quello di migliorare la qualità della vita: contrastando la povertà educativa minorile, favoriamo la coesione sociale e il protagonismo di minori e famiglie, evitiamo lo spopolamento delle montagne, sosteniamo la crescita di reti formali e informali per sostenere i genitori. La scommessa è intessere una rete di collaborazioni tra soggetti e territori diversi che hanno uno scopo comune. La Fondazione ha agito da catalizzatore di risorse, anche economiche grazie a un importante contributo del BIM, di cui ringraziamo sentitamente il presidente Carlo Personeni con cui collaboriamo da anni. I contributi raccolti vengono messi a disposizione della comunità, in una logica di progettazione partecipata a cui abbiamo preso parte in prima persona sin dall’inizio”.

“A seguito della scomparsa del Presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca, Carlo Vimercati – fanno sapere dalla Fondazione – desideriamo ricordare che l’origine del progetto è stata avviata, ancora una volta, grazie all’intuizione del Presidente Vimercati e alla sua capacità di coinvolgere realtà differenti e di tessere relazioni. Così come faremo tesoro delle sue parole nella serata di presentazione ai Sindaci in Sant’Omobono, uno tra i suoi ultimi interventi pubblici”.

Il progetto “Crescere insieme in valle” coinvolge 20 partner pubblici e privati che hanno analizzato il contesto delle Valli Imagna e Brembana, rilevando alcuni aspetti che definiscono in questi luoghi la “povertà educativa”: la scarsa accessibilità e fruibilità di esperienze significative, la mancanza di luoghi di apprendimento e socializzazione, la tendenza delle famiglie a delegare la funzione educativa, la fatica delle famiglie a stare in relazione con i figli, l’impoverimento del territorio montano dal punto di vista delle offerte sociali, culturali e di incontro. Da qui ha preso origine la definizione dell’obiettivo generale del progetto, che vuole superare il senso di solitudine e isolamento delle persone, promuovendo una comunità solidale, valorizzando i legami e lavorando per attivare la comunità.

Destinatari delle azioni del progetto saranno i minori 0-17 anni di 785 famiglie, che contano 220 bambini 0-6 anni, 550 bambini e preadolescenti 7-13 anni, 650 adolescenti 14-17. Per il ruolo che hanno le scuole e gli oratori si prevede di coinvolgere 40 persone tra dirigenti, insegnanti e educatori, 10 parroci e direttori di oratori, 80 catechisti e educatori informali, 90 operatori istituzionali e dei servizi socio sanitari.

LE AZIONI

Considerando la vastità del territorio e le peculiarità di ciascun comune, le azioni verranno differenziate e costruite con la presenza e la partecipazione diretta della comunità. Le attività generali prevedono la riappropriazione della scuola e degli spazi comuni, il sostegno alla genitorialità e al coinvolgimento delle famiglie, l’allargamento della comunità educante, la promozione delle competenze.

“Costruiremo opportunità educative per il territorio delle due valli – commenta il Presidente dell’Ambito Valle Imagna – Villa d’Almè, Gianbattista Brioschi – Il progetto intende dare risposte concrete alle comunità, coinvolgendo le famiglie, i bambini e i ragazzi, gli adolescenti su temi e questioni che riguardano la vita di tutti i giorni. Per la parte del nostro Ambito coinvolto hanno lavorato alla progettazione i tecnici dell’Azienda Speciale Consortile, guidata dal Presidente Giacomo Invernizzi, insieme ai partner del territorio coinvolti. L’orizzonte prefigurato è quello di un welfare familiare e comunitario capace di dare risposte concrete attraverso la condivisione dei problemi, momenti di incontro, percorsi di accompagnamento.

La nostra esperienza – conclude Brioschi – ci dice che laddove c’è del senso la comunità si mette in gioco. Crediamo che le famiglie, i gruppi, le associazioni siano ricettivi se vengono offerte opportunità vere, concrete, spendibili. Abbiamo molto da fare e il progetto ci aiuterà ad andare in questa direzione”

“Esprimo grande soddisfazione per il finanziamento del progetto – afferma il Presidente dell’Ambito Valle Brembana, Patrizio Musitelli – Abbiamo creduto molto in questa possibilità di sviluppo dei servizi del nostro territorio. Abbiamo coinvolto in uno sforzo comune differenti soggetti pubblici, privati e religiosi. Mi sento di dire che il nostro territorio non parte da zero ma valorizza e mette in rete tutti coloro, numerosi, che operano per dare opportunità educative in senso lato alle famiglie che vivono nel territorio della Valle Brembana.  Le politiche sociali da alcuni anni sostengono quale priorità i servizi per l’infanzia proprio in virtù delle caratteristiche del territorio vallare. Questo progetto è una grande opportunità, anche sotto l'aspetto del lavoro comune con la Valle Imagna, per dare risposte anche innovative soprattutto per il settore infanzia e adolescenza. Ringrazio Fondazione Comunità Bergamasca e Impresa Sociale “Con i Bambini” per aver coinvolto il nostro territorio”.

La coop. Aeper sarà l’ente capofila del progetto, che ha seguito già la prima fase di coprogettazione per arrivare alla presentazione del progetto con questo approccio: “Un passo alla volta, uno dietro l’altro, lo sguardo alto, il coinvolgimento attento delle comunità e l’ascolto reciproco, costante. Sono state le premesse che ci han portati fin qui. Le premesse per cominciare, ora, le azioni progettuali. Il centro i bambini, i ragazzi, gli adolescenti, le loro famiglie.”

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