Estate, tempo di…. calciomercato. Anche in una stagione anomala come quella appena trascorsa, le trattative hanno rivoluzionato in modo significativo ogni formazione di Serie A (e non solo). L’Atalanta, dal canto suo, si è mossa sul mercato innanzitutto con la linea precisa di non cedere nessun giocatore ritenuto fondamentale, a meno di un’offerta monstre. Blindati dunque Zapata, Gosens e Gomez: l’argentino ha rifiutato le sirene arabe per sposare in toto il progetto orobico, di cui è un punto chiave.
Le uscite, in ogni caso, ci sono state. La più importante ha visto Timothy Castagne partire verso l’Inghilterra, destinazione Leicester. L’esterno belga, impiegato solo saltuariamente da Gasperini, ha portato nelle casse atalantine circa 21 milioni di euro. Resta così scoperto il ruolo di vice esterno destro: per questo motivo, a Bergamo è approdato Cristiano Piccini, classe 92 arrivato in prestito dal Valencia. Si tratta di un prospetto tutto da valutare, soprattutto in merito alla sua condizione fisica, visto che arriva da un infortunio al crociato e lo scorso anno ha giocato solo 2 partite nella Liga.
La situazione esterni rimane calda anche a sinistra, dove il titolare inamovibile resta Robin Gosens. Per far rifiatare il numero 8 è stato scelto Johan Mojica. L’ esterno colombiano ex Girona si presenta come un’assoluta incognita: forse, dato il ruolo delicato, sarebbe stato preferibile un nome di maggiore esperienza, tuttavia sarà il campo ad avere l’ultima parola. Lascia Bergamo anche Lennart Czyborra, per lui prestito al Genoa.
Molto movimento anche in ingresso, dunque: si prospetta una stagione impegnativa, tra campionato e Champions, per questo c’è bisogno di un numero elevato di giocatori. Nel reparto arretrato il volto nuovo è Cristian Romero, difensore centrale appena 22enne ma con un’ottima esperienza nel nostro campionato, visto che ha disputato le scorse due stagioni al Genoa, da cui è stato prelevato dalla Juventus. Proprio dai bianconeri l’argentino approda alla Dea, un ottimo colpo per un reparto che aveva bisogno di un rinforzo di spessore.
Un reparto che invece non sembrava di innesti carente è l’attacco: 98 reti segnate in 38 partite di Serie A 2019/2020 bastano per definire l’Atalanta una macchina da guerra. Eppure, accanto a Gomez, Zapata and Co sono arrivati due giocatori. Aleksey Miranchuk, prelevato dalla Lokomotiv Mosca per 14 milioni e mezzo, sarà probabilmente la prima alternativa ad Ilicic. Lo sloveno, colpito da una forte depressione durante l’estate scorsa, si sta allenando con i compagni, anche se nulla si sa del suo rientro.
Miranchuk, eclettico esterno tutto mancino, donerà ancora più imprevedibilità all’avanguardia bergamasca: il primo russo atalantino ha tutto per stupire. Il suo arrivo, inoltre, ha liberato Ebrima Colley, il ragazzo della Primavera si è accasato in prestito a Verona, sponda Hellas.
È forse finita qui? Nemmeno per idea. Dall’Olanda ecco arrivare Sam Lammers, acquistato a titolo definitivo dal PSV Eindhoven. Si tratta anche in questo caso di un calciatore giovane, classe ’97. Il neoattaccante atalantino si distingue per il fisico longilineo (un metro e 89 di altezza) e per la capacità di saper finalizzare con entrambi i piedi.
Certamente, nella gerarchia delle punte, Lammers si posiziona dietro a Zapata e Muriel, eppure è possibile che dalla prossima stagione davanti cambi qualcosa. Con tutta questa potenza di fuoco, Pasalic e Malinovsky potrebbero venir dirottati stabilmente sulla linea del centrocampo, per far rifiatare De Roon e Freuler; la coperta del resto sembra abbastanza lunga in tutti i reparti, anche in porta, dove Sportiello sarà titolare fino al rientro di Gollini dall’infortunio.
L’avvio di stagione, per l’Atalanta, arriverà tra pochissimo: sabato 26 settembre, alle ore 15.00, esordio in Serie A contro il Torino. La rosa bergamasca è già definita, tra titolari e riserve: non resta che sedersi e scoprire quale sarà il cammino della Dea per la stagione 20/21. Buon campionato quindi, che inizi lo show.
Fonte immagine: profilo Twitter Atalanta BC.