Blello e Berbenno, la fusione ”divisa” da una frazione di Val Brembilla

Blello vorrebbe fondersi con Berbenno, ma a dividere i due Comuni c'è una piccola frazione di Val Brembilla, Forcella, che non permette ai due Comuni di confinare.
22 Settembre 2020

La vita per il Comune meno popoloso della bergamasca non è di certo facile. Fra difficoltà economiche e servizi ormai non più attivi, a Blello – piccolo paese di sole 77 anime – non restava che una sola via d'uscita: la fusione con un Comune più grande, che potesse risollevare l'economia della propria comunità. Fra Val Brembilla e Berbenno, quest'ultimo era risultato ormai “il prescelto”. Ma c'è un “problema”, che porta il nome di Forcella, una piccola frazione di Val Brembilla abitata da 5 o 6 famiglie che si trova proprio a cavallo fra Blello e Berbenno, impedendo il confine e dunque – per ora – anche la fusione.

Nel 2014 Blello si è trovato ad un passo dalla fusione con Gerosa e Brembilla, che poi hanno dato vita all'attuale Comune di Val Brembilla, rinunciando all'ultimo momento. Spopolamento, chiusura delle attività e carenza dei servizi hanno contribuito però a far tornare la comunità sui propri passi. A novembre dello scorso anno un sondaggio informale dell'Amministrazione comunale fu somministrato alle famiglie, dal quale era emersa una maggioranza a favore di Val Brembilla, seguita a pochi voti di differenza da Berbenno. 13 abitanti affermarono di voler mantenere la propria indipendenza, mentre 5 scelsero “nessuno, ma se dobbiamo scegliere è meglio Val Brembilla”. Nulla di ufficiale però, perché la proposta deve passare per un referendum.

Si è poi pensato che la soluzione più logica fosse la fusione con Berbenno – ha spiegato il sindaco di Blello, Luigi Mazzucotelli, a L'Eco di Bergamo sia perché gravitiamo da anni su quel paese, sia perché i vantaggi economici sarebbero maggiori. L'unione con Val Brembilla sarebbe un'aggregazione a una fusione già realizzata, che porterebbe belle casse comunali 40mila euro all'anno, ma per poco, perché Brembilla e Gerosa si sono già fuse quasi dieci anni fa. Con Berbenno sarebbe una nuova fusione, che porterebbe 400mila euro all'anno per dieci anni. Resta il problema del mancato confine (il punto più vicino tra due Comuni è in località San Pietro di Berbenno, a meno di 100 metri da un roccolo di Blello). E l'iter rischia di essere lunghissimo”.

Un processo lungo, perché per modificare i confini è necessario che siano gli abitanti della contrada ad approvare l'aggregazione a Berbenno. “L'unica soluzione – ha precisato Mazzucotelli – è che il pezzo di terreno mancante venga annesso a Berbenno, di modo che Blello possa così confinare con il Comune della Valle Imagna. Ma per farlo ci deve essere una motivazione valida: l'unica è che gli abitanti di Forcella di Val Brembilla, gravitanti anche loro su Berbenno, chiedano tramite referendum di far parte di Berbenno. Insomma, i tempi tra referendum a Forcella, Consigli comunali, passaggi in regione e referendum a Blello e Berbenno, rischiano di essere lunghissimi. Il mio mandato scade tra un anno. Ci penserà il prossimo sindaco”.

Pare, perciò, che la fusione fra i due Comuni non sia destinata ad avvenire a breve, anche se Val Brembilla si è detta disponibile a “cedere” la propria frazione, “ma deve essere Berbenno a farsi avanti – ha spiegato il sindaco di Val Brembilla, Damiano Zambelli Valuteremo le condizioni e poi saranno gli abitanti di Forcella a decidere”. Spostare quel confine consentirebbe la fusione, facilitato dal fatto che Forcella è legata a Berbenno attraverso la strada. “Dovranno essere loro a decidere del loro futuro – ha aggiunto Zambelli – Così era successo già una ventina di anni fa con la frazione Ponti, passata da Brembilla a Sedrina”.

Un parere positivo arriva anche da Berbenno. “Si tratta di ridefinire i perimetri dei due Comuni – ha spiegato il sindaco Claudio Salvivalutando se comprendere anche nel nostro Comune le località di Forcella, Cat e Musita, che già gravitano per i servizi su di noi. Ma è la soluzione ideale. Abbiamo già inviato la documentazione a Val Brembilla e attendiamo una loro risposta. Ci eravamo mossi subito dopo il sondaggio a Blello, poi l'iter si era fermato per il Covid. Avremmo potuto chiedere una riperimetrazione anche con Corna Imagna o Sant'Omobono per toccare Blello, ma si tratterebbe solo di boschi e il cambiamento, quindi non sarebbe giustificato”.

(Fonte immagine in evidenza: Val Brembana Web)

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