Camere mortuarie piene in Bergamasca, a Zogno le campane suonano una sola volta al giorno

Aperta anche la Chiesa del cimitero di Bergamo per ospitare i feretri
12 Marzo 2020

A Bergamo non bastano più le camere mortuarie. È uno scenario da tempi di guerra, ma questa volta il nemico è il Covid-19, con la polmonite che riempie gli ospedali di pazienti, manda in tilt i reparti di terapia intensiva e rende le strade della città e di tutta la provincia un deserto. Per sistemare le bare è stato aperto anche il cimitero di Bergamo e la sua chiesa, il tempio di Ognissanti. Qui in media passano 40 bare al giorno.

Parte tutto da Alzano, anche se c’è grande confusione attorno alle tempistiche di diffusione, quando sono comparsi i primi casi e dove. Le notizie dicono che la prima vittima, un uomo di 83 anni, è morto domenica 23 febbraio dopo essere stato portato al Papa Giovanni da Alzano, dove era ricoverato da venerdì 21, il 22 è invece arrivata la notizia del primo caso ufficiale a Codogno.

È allora possibile che l’area della bassa Valle Seriana sia diventata un focolaio da cui l’epidemia si è sparsa per tutta la bergamasca? Difficile dirlo, bisognerà attendere la fine dell’emergenza per avere studi più precisi. Intanto, il numero dei contagi di ieri, 11 marzo, era di 1.815, sparsi per tutta la provincia, con un aumento di 343 casi in un solo giorno.

Le vittime sono 142, un numero che continua a salire letteralmente di ora in ora. A Zogno, uno dei paesi più colpiti, il parroco ha fatto sapere su Facebook che le campane verranno suonate solo una volta al giorno, per non deprimere ancora di più un’atmosfera già cupa. Solo le prossime settimane ci diranno se le misure messe in atto in questi giorni saranno state efficaci, ma occorreranno giorni, da trascorrere rigorosamente in casa.

(Fonte Immagine: Corriere.it)

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