Nuovo Dpcm atteso per il 4 dicembre: pochi allentamenti per le festività natalizie

Focus a spostamenti fra regioni, proroga del coprifuoco e orari di chiusura delle attività, impianti da sci chiusi e didattica a distanza.
23 Novembre 2020

Mancano 10 giorni al termine del Dpcm e il Governo sta valutando le prossime mosse in vista di dicembre e del periodo natalizio. Un nuovo Dpcm potrebbe essere atteso il 4 dicembre: in base a ciò che sta trapelando nelle ultime ore, pare che le misure non verranno allentate e, anzi, potrebbero persino subire una stretta anche nelle zone gialle e arancioni. Tutto ciò per scongiurare un nuovo innalzamento della curva a gennaio ed evitare perciò una possibile terza ondata.

Focus spostamenti fra regioni
Attualmente non è possibile spostarsi in regioni in fascia arancione e rossa, se non per motivi di lavoro o di urgenza e con modulo di autocertificazione alla mano. Come farà, dunque, chi vive lontano dalla famiglia? Si sta valutando la possibilità di introdurre delle deroghe, ma è un'ipotesi che ha visto numerosi pareri contrari nel timore che possa ripetersi ciò che è accaduto nel corso dell'estate. Per evitare viaggi di piacere, non è escluso però che possano essere introdotte misure che consentono lo spostamento per motivi di ricongiungimento familiare.

Il nodo dello sci
Il Governo ha già escluso la possibilità di vacanze in montagna o verso località di vacanza. Palazzo Chigi ha fatto sapere che “si sta lavorando ad una iniziativa europea, per prevenire le consuete “vacanze sulla neve”, che attirando appassionati degli sport sciistici e dei soggiorni in montagna, farebbero il paio con le vacanze spensierate, con serate in discoteca, della scorsa estate”. Sembra quindi impossibile che venga accolta la richiesta dei governatori delle Regioni, che sollecitavano la riapertura degli impianti al 50% di capienza e mascherina obbligatoria.

Orari dei negozi
L'orario di apertura potrebbe essere prorogato fino alle 22 per consentire di diluire l'affluenza. Si sta discutendo, inoltre, sulle possibili deroghe di tutte le attività commerciali della zona rossa che rischierebbero di rimanere chiuse anche durante uno dei periodi dell'anno più proficui dal punto di vista economico. In valutazione anche la riapertura di centri commerciali nel fine settimana e festivi, nonostante alcuni ministri ritengano che sia rischioso per via della possibilità di assembramenti e code.

Coprifuoco sì o no?
Nel periodo natalizio, si studia sulla possibilità di prorogare l'ora fino alle 23, così da permettere le uscite nel caso le attività commerciali chiudano alle 21 o 22. Resterebbe in vigore il divieto di assembramento, favorendo perciò l'uscita eventualmente solo per acquisti in vista delle festività. Il giorno di Natale è possibile una proroga fino alle 24 per consentire di partecipare alle celebrazioni religione. Per il 31 dicembre ancora in forse: sarà ovviamente vietato organizzare feste e banchetti, ma potrebbe essere vietato anche uscire di casa.

Bar e ristoranti, le nuove regole
Bar e ristoranti rimarranno, probabilmente, chiusi dopo le 18 nelle zone gialle, confermando le restrizioni già applicate per evitare occasioni di “socialità allargata” che solitamente accompagnano le festività natalizie. Si valuta la richiesta di apertura a pranzo per le zone arancioni, ma è un'ipotesi ritenuta “un azzardo” poiché un rischio per la situazione della curva epidemiologica. Le regole rimarrebbero quelle di 4 persone per tavolo e mascherina obbligatoria quando ci si alza. Resterebbe possibile la vendita da asporto e la consegna a domicilio.

Scuole: a casa almeno fino al 7 gennaio
Fa discutere la possibilità di tornare alle lezioni in presenza. L'ipotesi è di riaprire subito dopo le festività natalizie, ma si teme una risalita della curva proprio a gennaio. In esame anche la possibilità di interrompere la didattica a distanza per gli studenti di prima e seconda media che vivono nelle zone rossa.

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