Nuovo Dpcm: no spostamenti fra Regioni e Comuni, max 10 persone a tavola. La firma stasera

Confermato il decreto legge con le misure che entreranno in vigore da domani e per i prossimi 50 giorni.
3 Dicembre 2020

La firma sul nuovo Dpcm – che varrà da domani e per 50 giorni – ancora non è arrivata (arriverà questa sera), intanto però dal Consiglio dei ministri di ieri sera è stato approvato il decreto legge che vieta dal 21 dicembre al 6 gennaio gli spostamenti in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni (anche se in zona gialla) o province autonome, mentre il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio vietati gli spostamenti fra Comuni, ad eccezione di motivi di salute, lavoro o necessità.  Si valuta la possibilità di consentire lo spostamento fra regioni anche dopo il 20 dicembre nel caso di genitori soli, con l'autocertificazione. 

Niente rientro nelle seconde case fuori regione (a Natale, Santo Stefano e Capodanno nemmeno nelle seconde casa fuori Comune), ma arriva l'ok per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. E per quanto riguarda gli ospiti a casa l'idea del governo è quella di porre un tetto massimo di dieci persone.

Quindi il pranzo e la cena di Natale? La raccomandazione è quella di trascorrerli solo con i conviventi o i parenti stretti. A Natale, Santo Stefano e il 31 dicembre ristoranti aperti per pranzo. La notte dell'ultimo dell'anno bar e ristoranti – in zona gialla – dovranno chiudere alle 18, quelli in zona arancione e rossa dovranno tenere chiuso tutto il giorno. Messa di Natale probabilmente sarà fissata alle ore 20.

Coprifuoco confermato dalle 22 all 6 dal 4 dicembre fino al 6 gennaio. Niente deroga nei giorni di festa, quindi così sarà anche per Natale, il 26 dicembre e Capodanno e il giorno dell'Epifania.Tutto uguale anche per la mascherina, che andrà sempre indossata, e divieto di assembramento. E gli impianti? Il Dpcm che verrà firmato stasera conferma il divieto di aprire gli impianti da sci e le piste.

Riapertura dei Centri Commerciali anche nel weekend e negozi aperti fino alle 21 così da scaglionare gli ingressi ed evitare assembramenti. Si vaglia la possibilità di aprire gli esercizi commerciali finora chiusi anche nelle zone rosse. Le scuole superiori potrebbero riaprire in presenza dopo l'Epifania, dunque dall'11 gennaio.

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