S.Omobono, attive le casette ecologiche per i villeggianti e le seconde case: ‘Feedback positivi”

Sono attive da poco più di due settimane le cinque casette ecologiche – una per frazione – di Sant'Omobono Terme, a disposizione dei villeggianti e non residenti che trascorrono in paese i mesi estivi.
30 Luglio 2021

Sono attive da poco più di due settimane le cinque casette ecologiche – una per frazione – di Sant'Omobono Terme, a disposizione dei villeggianti e non residenti che trascorrono in paese i mesi estivi. Il progetto, promosso dal sindaco Ivo Sauro Manzoni e portato avanti nella sua programmazione e realizzazione dal Consigliere delegato all'Ambiente Guglielmo Piraino, si presenta come una vera e propria “rivoluzione green” dal duplice obiettivo: in primis, favorire la raccolta differenziata, e al tempo stesso incentivare un'immagine pulita e di decoro urbano dell'intero territorio comunale.

“Finalmente le casette sono entrate in funzione – dichiara soddisfatto il Consigliere Piraino – Ora ci troviamo in una piccola fase di rodaggio, però tutto sembra funzionare al meglio. I feedback ricevuti sono tutti positivi e le persone stanno apprezzando con entusiasmo questa iniziativa, forse unica nel suo genere in tutta la Lombardia. Qualche residente ci ha chiesto di poterne usufruire, ma per il momento l'iniziativa è dedicata solamente a chi non abita in paese”.

La scelta di partire è dovuta ad una problematica riscontrata nel corso del tempo: nel periodo estivo, infatti, quando la raccolta per alcune tipologie di rifiuto avviene ogni due settimane, il rischio era che seconde case e villeggianti fossero impossibilitati ad esporre la tipologia di rifiuto nel corretto giorno di raccolta, poiché non presenti tutti i giorni della settimana. “Procediamo a piccoli passi, in modo da gestire al meglio in una fase iniziale la situazione dei non residenti – aggiunge Piraino – Per il futuro vedremo se e come estendere il servizio alla popolazione”.

 

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Le nuove Casette Ecologiche sono aperte 365 giorni l'anno, 24 ore su 24. Ma il fiore all'occhiello del progetto è definito dalla loro eccellenza tecnologica: ognuna prevede infatti una struttura in legno, per inserirsi perfettamente nell'ambiente, un sistema di videosorveglianza e apertura attraverso tessera sanitaria (abilitata a tutto il nucleo famigliare) o QR Code (che deve essere invece abilitato dal Comune), illuminazione crepuscolare e interna attivata da appositi sensori, finestra per la luce naturale, aperture protette con lamiera forata per un corretto riciclo dell'aria, uscita con apposito pulsante (e maniglione antipanico) e cassonetti a pedale per la raccolta ecologica, opportunamente differenziati da un sistema a colori. In più, all'interno vi è un lettore dati che invia automaticamente al Comune uno storico degli accessi, in modo da monitorare il proseguimento dell'iniziativa.

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“A partire dal 13 luglio sono attive per le seconde case le nostre nuove casette ecologiche – spiega il sindaco Manzoni – Stanno arrivando anche parecchie richieste di attivazione delle tessere sanitarie per figli o coniugi degli intestatari. Le casette dovrebbero aiutare a differenziare meglio la spazzatura e soprattutto venire incontro a chi si trovava in difficoltà con i giorni di raccolta.

Il riscontro – prosegue il primo cittadino – finora è positivo: ora attendiamo il mese di agosto, quando ci sarà il pieno delle seconde case, per osservare l'evolversi del progetto”. In totale sono cinque casette, 6 x 5 metri di grandezza, dislocate nelle cinque frazioni di Sant'Omobono: a Selino Alto e Cepino si trova nel parcheggio del cimitero, a Mazzoleni presso la stazione ecologica, per gli utenti di Valsecca nel parcheggio Capizzoli ed infine a Selino Basso nel parcheggio ATS.

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