”Recovery Plan Bergamocentrico, aiutate la montagna”: l’appello del sindaco di S.Pellegrino

Con una lettera, il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi chiede maggiore attenzione al territorio provinciale, in particolare a esigenze e bisogni delle aree più fragili della montagna bergamasca.
15 Febbraio 2021

Una maggiore attenzione rivolta al territorio provinciale, in particolare alle esigenze e ai bisogni delle aree più fragili della montagna bergamasca. Con una lettera, rivolta alle Istituzioni bergamasche, il sindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi fa il punto sul Recovery Plan e le relative proposte sulle quali la politica bergamasca intenderebbe puntare nel rilancio post-pandemia. Proposte definite dal sindaco “bergamocentriche” poiché considerate gravitanti attorno alla città e al suo hinterland.

L'indebolimento del ruolo e dell'autorevolezza dell'Istituzione Provincia a seguito della discutibile riforma, che non avendo il coraggio di cancellarle è però riuscita nell'impresa di renderle sostanzialmente inutili, ha ulteriormente sbilanciato il rapporto tra la città capoluogo e il resto del territorio provinciale, a favore della prima che in diverse occasioni ha anche impropriamente assunto il ruolo di rappresentanza dell'intero territorio provinciale, facendo passare i propri programmi ed interessi come priorità dell'intero territorio bergamasco” ha spiegato Milesi nella missiva.

Siamo consapevoli che non possa essere ignorata l'importanza della città di Bergamo, in cui si concentra una percentuale importante della popolazione” ha aggiunto poi il sindaco, sottolineando però come proprio per questi motivi la restante parte del territorio provinciale “meriti non soltanto a parole, ma nelle scelte concrete qualche doverosa attenzione in più”. Di esempi il primo cittadino ne illustra diversi: il primo risale ad un anno fa, quando a Zogno veniva presentato lo stato di avanzamento della progettazione definitiva per il completamento della Tangenziale Sud di Bergamo, da Paladina a Villa d'Almè, importante nodo viabilistico per Valle Brembana e Imagna.

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Un'opera che non ha più visto aggiornamenti e la cui importanza di realizzazione è stata rimarcata più volte anche dallo stesso Milesi, che nel luglio 2020 aveva inviato una missiva (firmata anche dal vicesindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti) con la proposta di inserire l'intervento nel Piano “Italia Veloce” del Governo. Il secondo evento riguarda, invece, la “famosa” tramvia, progettata e finanziata fino a Villa d'Almè “con la promessa, sempre risalente ad un anno fa e peraltro al momento disattesa, di uno studio della sua fattibilità fino a San Giovanni Bianco”.

Fra le carte messe sul tavolo da Milesi c'è anche il rafforzamento dei collegamenti fra città e hinterland attuato nel 2004, a scapito di km di servizio di trasporto tagliati nell'area montana. E ancora: la necessità (urgente) di un collegamento ferroviario veloce fra Bergamo a Milano, mentre “coloro che vivendo all'estrema periferia della bergamasca, a causa anche di strade inadeguate, per raggiungere il capoluogo impiegano anche 2/2,5 ore”. Insomma, una visione “Bergamocentrica” – come la definisce Milesi – consolidata e affermata nel corso degli anni, ma che “non può tradursi in un ulteriore impoverimento ed emarginazione, in particolare dei territori montani”.

Confido che, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, coloro che hanno la responsabilità di guidare le Istituzioni più rappresentative e autorevoli della Provincia di Bergamo e di concorrere alla definizione delle politiche sul piano nazionale, possano valutare con maggiore equilibrio e rigore la situazione dell'intero territorio provinciale – conclude il sindaco Milesi nella sua lettera – al fine di poter proporre e promuovere scelte maggiormente rispettose della realtà locale e che includano tra le loro priorità anche il sostegno allo sviluppo delle aree in condizione di maggiore fragilità e svantaggio”.

 

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