Questa mattina, sabato 31 maggio, alla presenza del sindaco Marcello Carminati ed alcuni cittadini è stato inaugurato lo storico sentiero, riportato alla luce grazie all’impegno di alcuni volontari, che dall’inizio di via Campasso in Val Brembilla porta in località La Torre, nella frazione di Laxolo. Presenti all’evento anche il naturalista e disegnatore Stefano Torriani e Chiara Pesenti in rappresentanza dell’associazione “Amici di Sussia” di San Pellegrino Terme. Ringraziamenti da parte del sindaco Carminati: “Abbiamo bisogno di tener vivo il nostro paese, soprattutto attraverso le associazioni”.
Dopo il taglio del nastro, i presenti hanno potuto percorrere il sentiero arrivando fino alla località La Torre. Ad attenderli c’era un piccolo rinfresco. Un percorso che finalmente, dopo anni di abbandono, torna a rivivere grazie alla volontà di valorizzare un tratto di territorio brembillese ricco di storia, memoria e bellezza naturale. Promotori di questa iniziativa sono stati i brembillesi Elena Forcella, 49 anni ed Oliviero Carminati, 67 anni, presidente del Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (in foto copertina, insieme al sindaco).
“L’idea di proporre il ripristino del sentiero storico tra Val Brembilla e Laxolo è nato perché, avendo i cani e l’esigenza di farli passeggiare quotidianamente, ho riscoperto questo percorso ormai in disuso. In alcuni punti sono ancora presenti dei sassi appartenenti al tracciato originale – racconta Elena Forcella – Il sentiero porta in località La Torre di Laxolo e anni fa ho avuto l’occasione di conoscere il custode di allora, Bepi, che mi aveva raccontato la leggenda dietro questa torre che dominava sulla Val Brembilla. Oggi ci vive la signora Maria, che ne è diventata la nuova custode. La traccia riscoperta di questo sentiero continuerà ad essere percorsa nel tempo, come un racconto che verrà tramandato nel futuro nelle nuove generazioni”.

“All’inizio, qualcuno del gruppo aveva perplessità riguardo questa iniziativa, ma alla fine, una volta che ho messo mano al sentiero e vedendone i risultati, si sono ricreduti e si sono resi disponibili per venire a collaborare con me – spiega il volontario Oliviero Carminati – L’dea è venuta ad Elena perché, vivendo in zona, conosceva meglio di me il sentiero. In origine, tra il 1300 e il 1500, la Torre è stata dimora storica dell’importante famiglia dei Carminati, soprannominata “Codega”, ed era costruita su un poggio, dove la famiglia poteva dominare il territorio e controllarlo dagli attacchi nemici perché da quel punto si poteva dominare il fondovalle di Brembilla”.
Questo tracciato, lungo precisamente 970 m, in precedenza veniva utilizzato dagli abitanti di Laxolo come via più breve per raggiungere Brembilla. Inoltre veniva utilizzato anche per trasportare le merci, quali ad esempio, carbone e legna, tramite i muli. Da dopo il ‘900 il sentiero è stato usato dalle persone che transitavano per andare a lavorare, sempre a Brembilla. “Ripristinando il sentiero, io e gli altri membri del Gruppo Sentieri Amici della Storia Val Brembilla, abbiamo realizzato anche dei gradini in pietra a secco all’inizio dell’imbocco del sentiero, così da invogliare gli escursionisti a ritornare a percorrerlo nuovamente. In una parte più inferiore abbiamo realizzato 13 gradini in legno di castagno con lo scopo di renderlo più sicuro anche dagli eventi atmosferici” – prosegue Carminati.
Quali sono le caratteristiche paesaggistiche, e storiche, che rendono questo percorso brembillese unico? Il sentiero, che parte da quella che oggi è una delle quattro “sezioni” della ditta Scaglia, intorno agli anni ’60 aveva una biforcazione “Ponte Valcava” che portava in due zone opposte di Laxolo: percorrendo il percorso a sinistra si arrivava verso Cà Berardi, mentre quello a destra portava alla Torre.
