Da Regione Lombardia 50mila euro ai musei di Cornello dei Tasso e Dossena

Jonathan Lobati: "La cultura della nostra valle va salvaguardata e valorizzata"
11 Luglio 2025

Dalla valorizzazione di un lavatoio ottocentesco all’interno di un sito UNESCO alla nascita di nuovi spazi museali e bibliotecari: con l’Avviso Unico Cultura 2025, Regione Lombardia finanzia sei interventi in provincia di Bergamo, per un investimento complessivo in conto capitale pari a 151.724 euro, di cui 50 mila in in alta Valle Brembana.

“Investire in cultura, significa investire nel futuro – spiega il consigliere regionale Jonathan Lobati – Una cultura, come anche quella nelle nostre valli, che merita assolutamente di essere salvaguardata e valorizzata, come ben fatto con questo importante intervento di Regione Lombardia. I musei, grazie anche all’implementazione delle nuove tecnologie, stanno vivendo una seconda giovinezza e queste risorse andranno a sostenere ulteriormente questo trend virtuoso e positivo”.

In alta Valle Brembana, a Dossena, sono stati assegnati 25.000 euro per il progetto ‘Val Parina Hub – Dossena Experience’, che prevede un nuovo allestimento immersivo del Museo del Paesaggio, ospitato nell’ex municipio e pensato per dialogare con le nuove generazioni.

A Camerata Cornello, il Museo dei Tasso e della Storia Postale riceve 25.000 euro per un intervento che rafforza il legame tra territorio, comunità e memoria epistolare. A Scanzorosciate, 12.500 euro consentiranno la realizzazione di uno spazio espositivo permanente a Villa Galimberti, dedicato alla storia agricola e vitivinicola del territorio, con un focus sul Moscato di Scanzo DOCG.

Due i progetti sostenuti nel capoluogo: alla Biblioteca Ciro Caversazzi andranno 24.800 euro per il riallestimento dell’area ragazzi e degli spazi di accoglienza, mentre al Museo di Scienze Naturali sono destinati 14.424,75 euro per la razionalizzazione e conservazione delle collezioni.

L’intervento simbolo riguarda Crespi d’Adda, nel Comune di Capriate San Gervasio, dove un contributo di 50.000 euro permetterà il restauro del lavatoio storico progettato dall’ingegner Brunati alla fine dell’Ottocento. Un tempo luogo di ritrovo femminile, oggi è tra gli elementi più rappresentativi del villaggio operaio riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

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