Estate 2020, in alta Valle Brembana sarà l’assalto delle seconde case? A rischio gli albergatori

Con il graduale ritorno alla normalità, sembra che le seconde case possano diventare una ghiotta alternativa alla classica vacanza al mare. Il rovescio della medaglia cadrebbe però su albergatori e attività ricettive.
30 Aprile 2020

Con il graduale ritorno alla normalità, sembra che le seconde case possano diventare una ghiotta alternativa alla classica vacanza al mare. La Valle Brembana, in particolare, è un territorio che da sempre offre (e vive) di villeggiatura e turismo: i sindaci dei Comuni brembani, in particolar modo quelli sopra la “Goggia”, prevedono infatti un afflusso non indifferente di residenti in città che verranno ad occupare le proprie seconde case montane. La montagna infatti si presta particolarmente al mantenimento del corretto distanziamento sociale, grazie soprattutto agli ampi spazi che offre.

Il rovescio della medaglia cadrebbe però su albergatori e attività ricettive, che potrebbero vedere le proprie entrate ridotte a “causa” del gran numero di appartamenti disponibili in alcuni paesi, come ad esempio a Valtorta e Roncobello. “Tutto dipenderà dalle restrizioni che saranno in vigore da giugno ad agosto – ha spiegato Gaetano Bonetti, albergatore di Piazzatorre, a L'Eco di Bergamo È molto probabile che mare e spiagge pagheranno il prezzo più alto in termini di presenze, mentre la montagna potrà contare su spazi decisamente più ampi, ma soprattutto della presenza di migliaia di alloggi”.

Qualche villeggiante non ha resistito alla tentazione ed in tempo di quarantena già ha occupato la propria seconda casa in montagna. “Con l'apertura delle maglie dei divieti – ha proseguito Bonetti – È facile che, chi possiede una seconda casa, voglia sfruttarla. Le spese sono basse e c'è maggiore libertà di movimento che in città. Insomma, è probabile che chi ha trascorso settimane di clausura forzata in un condominio di Milano vorrà fuggire e sfruttare quell'appartamento di montagna che non ha potuto usare fino ad ora”.

La prospettiva per gli alberghi si rivela invece completamente diversa. “La nostra clientela affezionata è prevalentemente anziana, la categoria che quasi certamente, dovendo stare attena ai rischi di contagio, potrà muoversi meno – ha spiegato l'albergatore – Per noi, peraltro, la data del 4 maggio avrà poco valore: dovremo attendere luglio e agosto per capire quale sarà l'andamento. Piazzatorre, poi, ha sempre ospitato squadre sportive in ritiro: anche su queste le incognite sono tante. Come operatori alberghieri, quindi, ci attendiamo un sostegno da parte delle istituzioni pubbliche locali e nazionali”.

Sempre sul fronte seconde case, sono tremila quelle a Oltre il Colle, in Val Serina, molte delle quali con spazi aperti e giardini attrezzati per i bambini. “Sicuramente una situazione molto pià libera di un appartamento in città – ha commentato Pierangelo Manenti, vicesindaco del paese – Anche noi, quindi, restiamo positivi sull'utilizzo delle seconde case e su periodi più lunghi del solito di villeggiatura”. A beneficiarne saranno soprattutto le attività commerciali ed i negozi di paese, punto di riferimento della quarantena.

Ci stiamo già preparando per l'accoglienza e, a breve, interverremo sull'arredamento urbano del paese – ha continuato il vicesindaco – Quanto agli eventi saranno da allestire con tutte le precauzioni del caso. Ma alcune attività, come potrà essere il nostro tradizionale torneo di tennis, si potranno fare. Penseremo a iniziative per le famiglie, trovando le modalità giuste per organizzarle”.

Un certo ottimismo che si riflette anche al comprensorio sciistico-turistico di Foppolo e Carona dove la stagione, nonostante sia durata poco più di due mesi, ha proseguito bene. “Abbiamo un territorio vastissimo, di 45 chilometri quadrati – ha spiegato il sindaco di Carona Giancarlo Pedretti, che punta sulle qualità territoriali del paese – con chilometri di sentieri, tre rifugi Cai e tre rifugi comunali. Dovremo quindi puntare sull'escursionismo, ripensando, alla luce anche dell'attuale situazione, il turismo di montagna”.

D'accordo anche il sindaco di Foppolo Gloria Carletti, che ha aggiunto: “Secondo me potrà essere una buona stagione estiva, proprio grazie all'uso delle seconde case. Vedremo quali sono le misure restrittive che rimarranno ma, è evidente che, rispetto al mare e alle spiagge, la montagna dà maggiore possibilità di distanziamento sociale. Occorre quindi puntare sull'escursionismo ma non solo. Insieme alla Pro Loco cercheremo di andare incontro alle richieste di bambini, famiglie e anziani”.

I paesi dell'alta Valle Brembana verranno dunque assaliti da villeggianti? “Non ci sarà probabilmente nessun assalto – ha precisato il vicepresidente della Pro Loco di Roncobello, Andrea BenettiAnche perché molte aziende non potranno permettersi un terzo mese di chiusura ad agosto e ci saranno lavoratori che avranno già esaurito buona parte delle ferie. Ciò nonostante sì, è vero, sarà possibile una riscoperta delle seconde case, magari di nonni e nipoti. Quanto all'eventuale programmazione penso che bisognerà attendere quanto meno il mese di giugno”.

(Fonte immagine in evidenza: altobrembo.it)

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