Nuovo supermercato Almenno SS continua a far discutere, domani l’assemblea pubblica

Torna a far discutere con le posizioni contrarie di comitati, Italia Nostra e Pro Loco di Almenno SB la possibile realizzazione di un supermercato ad Almenno San Salvatore.
28 Febbraio 2019

Torna a far discutere con le posizioni contrarie di comitati, Italia Nostra e Pro Loco di Almenno SB la possibile realizzazione di un supermercato ad Almenno San Salvatore. Nel frattempo, per fare chiarezza, domani, venerdì 1 marzo, ore 20.45, l'Amministrazione comunale organizza un'assemblea pubblica presso la palestra comunale di via Papa Giovanni XXIII per informare i cittadini sul progetto di insediamento di una media struttura commerciale in via Romanelle.

“L'assemblea sarà l'occasione per fare chiarezza su tutti i dettagli del Piano Intervento Integrato, con particolare attenzione al progetto del nuovo supermercato, alla luce anche dell’esito della conferenza dei servizi e al parere favorevole di enti superiori come Arpa, Provincia, Ats e Sovraintendenza ai beni culturali in merito all’esclusione della Vas – spiega il sindaco Gianluigi Brioschi -. Nelle scorse settimane si è parlato spesso a sproposito e senza cognizione di causa in merito all'intervento, additando l'attuale amministrazione come colpevole di aver dato il via libera un progetto dal forte impatto ambientale e sociale”.         

In merito alla raccolta firme contro il supermercato, inoltre, Brioschi ricorda che “questa iniziativa ha fatto leva sulla “tutela del Romanico” ed è stata alimentata per la stragrande maggioranza da persone che nulla hanno a che fare con Almenno San Salvatore e spesso nemmeno risiedono in provincia di Bergamo”.

Secondo il primo cittadino di Almenno San Salvatore, inoltre “Il progetto presentato insiste su un’area già degradata, utilizzata come deposito di camion e sulla quale era previsto la costruzione di un centro servizi di revisione autoveicoli e lavaggio di camion. Quest’area non fa parte dell’ambito di tutela dei beni ambientali del Romanico e, quindi, le aree tutelate non sono interessate. Nell'attuale Pgt, inoltre, viene indicato un “perimetro del Romanico” che racchiude il territorio urbanizzato e agricolo: un primo passo per avviare un confronto con i paesi vicini sulla possibilità di predisporre un regolamento congiunto che porti all’istituzione del Parco del Romanico sovra comunale. Stupisce, invece, che a difensori del Romanico si ergono oggi coloro i quali, negli anni, hanno consentito la realizzazione nella stessa area di insediamenti commerciali e capannoni artigianali”.

“Non rispondo alle continue accuse che mi son arrivate di strumentalizzare il Romanico, di interessi personali o di far interessi di privati o di qualche partito, perché basta guardare il rendering della struttura (vedi immagine inizio articolo ndr) per capire la realtà dei fatti e rendersi conto che l’ingombro non è paragonabile ad un lavaggio camion“, spiega Pietro Rota, presidente della Pro Loco di Almenno SB che in questi mesi si è attivato con diverse iniziative, come la raccolta firme e una video intervista ai bottegai della zona, per fermare la costruzione del supermercato.

“Ribadisco – prosegue Rota – che l’obiettivo della raccolta firme non è certo stato di accusare il sindaco Brioschi e la sua giunta, ma informare la popolazione dell’ipotesi di costruzione di questo centro e chiedere al sindaco di ripensarci. Abbiamo fatto anche un video per spiegare tutta l’idea che sosteniamo”.

Sul discorso PGT, Rota conferma che “l’area su cui sorgerebbe la struttura è fuori sì dal vincolo della Soprintendenza, e lo abbiamo sempre detto, ricordo però che fino al precedente PGT sottostava ad un vincolo comunale chiamato “cannocchiale di San Giorgio” e poi rimosso. Quindi non mi sembra che in passato la zona non sia mai stata tutelata. Auspichiamo che i due Comuni degli Almenno istituiscano quanto prima il Parco del Romanico degli Almenno PLIS, il perimetro esistente disegnato anni fa include quest’area”. 

A fare da eco a Rota anche il Nuovo Comitato Lemine, che pone l'accento sul discorso viabilistico oltre che ambientale: “L'intento degli amministratori mira plausibilmente a riprodurre nella parte bassa di Almenno un'incantevole sequenza di capannoni, un po' come a Curno. Il traffico sulla “variante degli Almenno”, già adesso sostenuto, è di per sé destinato ad incrementarsi di molto una volta realizzata la tranvia da Villa d'Almè a Bergamo, ciò che imporrà di rivedere anche l'attuale assetto viabilistico. Il nuovo supermercato congestionerebbe ulteriormente la mobilità locale rendendo poco attendibili le modeste correzioni viarie ipotizzate da qualche ottimistica analisi tesa a minimizzare l'impatto sul traffico della nuova struttura commerciale”.

Molto critico anche il parere di Italia Nostra, onlus di salvaguardia dei beni culturali, la quale “rilancia” proponendo di realizzare invece del supermercato “un’area pubblica di servizio al parco del romanico, con sistemazioni a verde pianificate in modo da valorizzare il paesaggio circostante, un punto informativo, eventuale area per mercatini di valorizzazione dei prodotti locali, aree di sosta, parcheggio, che mantengano la visibilità dei luoghi storici della piana del Lemine e del paesaggio circostante”.

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