A S.Omobono il ”Sentiero dei presepi”: 14 natività verso la Cornabusa, realizzate dai volontari

I volontari del ''Gruppo della Combriccola'' di Sant'Omobono, da una vita dediti alla manutenzione dei sentieri del territorio, hanno adornato anche quest'anno il Sentiero che porta al Santuario della Cornabusa con 14 piccoli presepi.
24 Dicembre 2020

Quella del presepe è una delle tradizioni che ancora sopravvivono nel tempo, in grado di non invecchiare mai nonostante gli anni che passano. Lo sanno bene i volontari del “Gruppo della Combriccola” di Sant'Omobono Terme, da una vita dediti alla manutenzione volontaria dei sentieri del territorio, e che anche quest'anno hanno adornato con 14 piccoli presepi, costruiti minuziosamente uno per uno a mano, il sentiero che da località Grumello, a Mazzoleni di S.Omobono, porta al Santuario della Cornabusa.

“Il sentiero dei Presepi”, così è stato battezzato simbolicamente, ne ha davvero per tutti i gusti: dalle minuscole casette appese agli alberi, alle tradizionali statuine immerse nel muschio fresco, fino a quelli disegnati su carta e alla fedele riproduzione in miniatura del Santuario tanto caro ai valdimagnini  (a fondo articolo trovate la galleria completa).

L'idea è nata da una signora che abita al Piazzo (località nella frazione di Cepino, ndr) – spiega Francesco Roncalli, che fa parte del Gruppo di volontari – C'era un albero sradicato e mi ha proposto di realizzare per lei un presepio a richiesta, fornendomi le statuine. Da lì è partito tutto: ne abbiamo fatto un altro e un altro ancora, poi si è sparsa la voce e pian piano chi ha la passione dei presepi mette il proprio piccolo segno. È una cosa simpatica”.

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(Due dei quattordici presepi lungo la via)

Il “Gruppo della Combriccola” è ciò che una volta era l'attuale “Coro CAI Valle Imagna”: i suoi membri originali si occupano ancora adesso in via del tutto volontaria della manutenzione dei sentieri, pulendoli da erba o residui, con l'obiettivo di mantenere vive anche le tradizioni del territorio: è opera loro, infatti, la sistemazione della “Cappelletta alla fontana”, un piccolo luogo di devozione che si trova lungo il Sentiero alla Cornabusa dove poter ricordare gli amici “andati avanti”.

L'iniziativa dei presepi non è una novità, ma mai come quest'anno il numero di quelli esposti è stato così alto. “Sono cose semplici, piccole, noi speriamo sempre di riuscire a fare qualcosa di meglio collaborando un po' di più – conclude Roncalli – A me personalmente piace realizzarli ancora come quelli di una volta, metto il muschio e due sassi e appoggio le statuine. Gli altri hanno preferito fare delle casette, più comode da trasportare. Speriamo che l'iniziativa prosegua e che diventi nel tempo anche una tradizione simpatica per il Sentiero verso la Cornabusa”.

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