Adottare una mucca? In Veneto si può: l’idea di una cooperativa per riprendersi dal coronavirus

Se il vostro sogno è sempre stato quello di adottare una mucca, in Veneto potrebbe diventare una realtà. Accade in Veneto, dove una cooperativa di San Pietro di Cadore, in provincia di Belluno, ha deciso di lanciare questo particolare progetto.
21 Maggio 2020

Se il vostro sogno è sempre stato quello di adottare una mucca, in Veneto potrebbe diventare una realtà. Accade in Veneto, dove una cooperativa di San Pietro di Cadore, in provincia di Belluno, ha deciso di lanciare questo particolare progetto imprenditoriale per avvicinare le persone alle tradizioni della montagna, oltre che per ottenere liquidità in una situazione economica profondamente segnata dall'emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

Sono 40 le mucche al pascolo pronte per essere “adottate” e le richieste non sono di certo mancate, superando la quota cento. L'obiettivo di base è permettere di conoscere a chi non è proprio avvezzo alla montagna l'antica tradizione dell'alpeggio – molto diffusa non solo in Veneto, ma anche nella nostra bergamasca. Le modalità di adozione sono tramite bonifico bancario: chi decide di fare richiesta potrà così scegliere la “propria” mucca e al tempo stesso fare beneficenza, oltre che assicurarsi del buono e sano formaggio d'alpeggio sulla propria tavola.

Adottare una mucca significa prendersi cura del proprio territorio – ha spiegato Elvio Casanova Borca, presidente della cooperativa Peralba, al quotidiano Prima Veneto – consentirci di lavorare, di mantenere i nostri animali, di sfalciare i prati e di continuare nel nostro lavoro che rappresenta una tradizione antichissima del nostro territorio”. Un'idea interessante, ma soprattutto “green” lanciata in un territorio caratterizzato dalla forte tendenza allo spopolamento.

E chissà che l'idea non possa prendere piede e vedere la propria versione anche fra le valli bergamasche.

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