Allarme caldo nelle fattorie bergamasche: ventilatori e doccette per le mucche

Oltre agli uomini, a soffrire il caldo sono anche gli animali come le bovine che stressate dalle alte temperature stanno producendo fino ad oltre il 10% di latte in meno. Problemi anche per suini, galline e api.
26 Luglio 2019

E’ allarme afa nelle stalle e nelle fattorie. Oltre agli uomini, a soffrire il caldo sono anche gli animali come le bovine che stressate dalle alte temperature stanno producendo fino ad oltre il 10% di latte in meno rispetto ai periodi normali. Il caldo torrido e senza sosta sta creando problemi anche negli allevamenti di suini e di galline. Sono in difficoltà anche le api. È quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Bergamo  sugli effetti dell’innalzamento della colonnina di mercurio nell’ultima settimana negli allevamenti, dalle stalle ai pollai fino agli alveari.

“Nonostante le contromisure che abbiamo preso per attenuare gli effetti dell’afa – dice Giorgio Piovanelli, allevatore di Zanica – la produzione di latte è diminuita del 10%. Le nostre mucche soffrono questo clima bollente che non dà tregua neppure la notte”.

Per le mucche – sottolinea Coldiretti Bergamo – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove sono in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura mentre gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché con le alte temperature ogni animale arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge così anche un aumento dei costi per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali.

Una analoga situazione si registra negli allevamenti di suini. “I nostri animali stanno mangiando molto meno rispetto al solito, bevono molto e di conseguenza crescono poco.– dice Gabriele Borella, allevatore di Caravaggio -; i maiali inoltre non sudano quindi per attenuare gli effetti del caldo li bagnamo continuamente con l’acqua fresca”.

Il clima bollente sta lasciando il segno anche negli allevamenti di galline. “Con questo caldo persistente per tutte le ore del giorno e della notte, le galline non mangiano e quindi depongono meno  uova – spiega Daniele Pezzotti che alleva galline ovaiole a Pumenengo –. Cerchiamo di adottare tutte le soluzioni possibili per raffrescarle, ma la situazione sta diventando veramente pesante”.

Il caldo sta sfinendo anche le api. “Il clima anomalo di luglio con temperature sopra la media e assenza di precipitazioni – sottolinea Gianluca Vismara, apicoltore di Cenate Sotto – sta mettendo a dura prova la resistenza delle api. I prati sono fioriti ma non danno nettare. Inoltre si nota una vistosa riduzione sia delle scorte di cibo che della covata all'interno delle arnie”.

Gli agricoltori si augurano che questa ondata di caldo esagerato finisca al più presto ma al tempo stesso sperano che i temporali previsti per i prossimi giorni non portino nubifragi e  grandine, che in questo momento sarebbero molto dannosi per i raccolti.

(Fonte Immagini: Allevatori Top)

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