Crolla la Dea in Champions, il Liverpool è travolgente e vince 5 a 0

Reds dominatori del campo, l'Atalanta affonda sotto i colpi di Jota (tripletta) and Co
3 Novembre 2020

Batosta senza appello: l'Atalanta cade in casa contro il Liverpool di Klopp, gli inglesi stravincono per 5 a 0 la terza partita del gruppo D della Champions, un incontro che ha visto la squadra d'oltremanica dominare quasi incontrastata. 

La Dea arriva alla sfida europea ancora orfana di De Roon e Gosens, oltre a loro anche Romero non è al top, per questo gli orobici si schierano con la difesa formata da Toloi, Palomino e Djimsiti, mentre in avanti fiducia a Muriel, lanciatissimo dopo le due reti in campionato, accanto a Zapata.

Come d’abitudine per la Champions, la partita si avvia immediatamente su ritmi altissimi. La prima occasione, di marca Reds, arriva con Jota dopo 120 secondi, ma Sportiello blocca in uscita: l’ex Wolves si rifarà successivamente. La Dea decide di saltare il centrocampo e tentare fortuna con i lanci lunghi a scavalcare la difesa inglese, complice anche l’assenza del gigante Van Djik. La tattica non premia particolarmente gli uomini di Gasperini che, dopo aver impegnato Alisson con un mancino di Muriel, vanno sotto. Alexander-Arnold offre una palla deliziosa a Diogo Jota, il portoghese scavalca Sportiello con un tocco sotto e fa 0 a 1. L’unico altro lampo dei bergamaschi è ancora con Muriel, ma il Liverpool sembra troppo forte, gestisce bene la palla e verticalizza con grande efficacia. È quanto accade al 33’, quando Jota riceve un lancio in area, lo stoppa perfettamente col mancino e di destro incrocia sul primo palo per il gol che gli vale la doppietta personale.

L’Atalanta fatica a reggere il ritmo avversario e non riesce ad imporre il proprio, andando in difficoltà. Solo un miracolo di Sportiello su un tiro a giro dal limite di Manè evita che il primo tempo si concluda con un tris dei Reds.

È solo questione di tempo. Al 46’ corner per gli orobici, la difesa inglese rinvia, Salah prende palla, si fa tutto il campo e di interno mancino piazza la palla del 3 a 0. La Dea non c’è, un minuto dopo l’egiziano diventa assistman e Manè col cucchiaio firma il poker dei Eeds. Il Liverpool non si ferma, Mane imbecca Jota che salta il portiere e fa pokerissimo. Gli inglesi sono troppo semplicemente su un altro pianeta, l’Atalanta è preda indifesa. La reazione ce l’ha Zapata, che in area rientra e col destro spacca prima la traversa e poi il palo, col pallone che clamorosamente esce e nega il gol della bandiera al colombiano. I cambi di entrambi le compagini sono prettamente conservativi.

L’ultimo a mollare è Zapata: dribbling, entra in area di forza e chiama Alisson a un super intervento. Come detto, i cambi mirano soprattutto a preservare i giocatori da infortuni: all’80 c’è tempo anche per l’esordio di Matteo Ruggeri tra i professionisti, il giovane brembano agisce sulla fascia sinistra dando pure qualche spunto interessante. La Dea ha anche un paio di chance per il 5 a 1, ma anche il Liverpool rischia di fare il sesto gol e serve un super Sportiello ad evitarlo. L’ultimo sussulto è neroazzurro, ma il gol di Zapata in mischia al 92’ è in fuorigioco evidente. La partita finisce 5 a 0, punteggio pesante ma nel complesso giusto, i Reds dominano sul piano del gioco e della velocità, troppo il divario tecnico tra le due squadre. L’Atalanta in generale avrebbe meritato almeno una rete, ma è sembrata a tratti inerme di fronte alla forza degli avversari. Non a caso, il migliore in campo degli orobici è Sportiello, che con un paio di ottimi interventi evita un passivo troppo ampio.

Non c’è un attimo di sosta per la Dea, chiamata a riscattarsi fin da domenica: a Bergamo arriva l’Inter di Antonio Conte per un match che promette emozioni, occorrerà mettere da parte la stanchezza e gettare il cuore oltre l’ostacolo: la stagione è appena cominciata, c’è tempo per migliorare.

 

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