Lombardia in ginocchio, Fontana chiama Conte: ”Chiudere studi, uffici pubblici e cantieri”

L'obiettivo - come già anticipato - è di rendere ancora più restrittive le attuali misure. A preoccupare ora anche la situazione di Milano.
20 Marzo 2020

La diffusione del coronavirus non si arresta e non rallenta: ogni giorno la crescita è costante e ora i morti in Lombardia sono più di 2 mila (a livello nazionale superata la Cina).

È di ieri sera la notizia che il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha chiamato il premier Conte per fare alcune nuove richieste. In buona sostanza l'obiettivo – come già anticipato – è di rendere ancora più restrittive le attuali misure. A preoccupare ora anche la situazione di Milano.

“Un colloquio – ha spiegato Fontana – nel quale ho ancora una volta rappresentato al presidente del Consiglio la situazione sempre più grave che sta vivendo la Lombardia”. Per questo il governatore regionale ha chiesto al premier la “chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili. Fermo dei cantieri. E, ancora, un'ulteriore limitazione delle attività commerciali”. E si chiede pure l'impiego dell'Esercito

Da questo punto di vista saranno decisivi i prossimi due/tre giorni: se la parabola del contagio non smetterà di salire è probabile che verranno prese misure di quarantena più forti.

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