Nuovo Dpcm, stretta del Governo: stop a feste (anche in casa) e sport di contatto

Nuova stretta del Governo sulle norme anti-Covid. Nel nuovo Dpcm, anche isolamento che passa da 14 a 10 giorni e un solo tampone negativo necessario per dichiarare di essere guariti.
12 Ottobre 2020

Nuova stretta del Governo sulle norme anti-Covid. Nel nuovo Dpcm, la cui ufficialità potrebbe arrivare già nella giornata di domani, fra le prime, nuove regole a farsi strada spuntano delle novità: un solo tampone negativo dopo dieci giorni di isolamento (in precedenza erano quattordici) basteranno per essere dichiarato guariti dal virus.

La richiesta è arrivata in primo luogo dal ministro della Salute Roberto Speranza, accolta poi dal Comitato tecnico-scientifico, introducendo una seconda novità ovvero il test rapido nel caso di contatti stessi con i contagiati. La misura è un modo per alleggerire soprattutto il sistema di diagnosi, ormai in tilt per l'alto regime di tamponi effettuati nei giorni scorsi; perciò si è deciso anche di estendere la possibilità di effettuare i test a medici di base e pediatri.

Per quanto riguarda, invece, il discorso movida il responso dovrebbe arrivare nella giornata di oggi, ma gli esperti potrebbero essere in linea con le decisioni del Governo su assembramenti in strade e piazze, anche se perplessità restano sui divieti di feste in case private. La cabina di regia per discuterne è stata convocata per oggi, con i governatori ed il rappresentante dei sindaci Antonio Decaro. Si discuterà con loro anche del nuovo divieto per gli sport di contatto: calcetto, basket e attività sportive svolte dai più piccoli nelle scuole non potranno proseguire, se non individuali.

Asintomatici e quarantena – In caso di positività asintomatica, il nuovo Decreto prevede una quarantena di dieci giorni, al termine dei quali in caso di negatività si potrà tornare alla vita quotidiana. Se il tampone molecolare non si negativizza, dopo 21 giorni sarà possibile comunque uscire dalla quarantena, poiché – secondo quanto dichiarato dagli scienziati – dopo questo lasso di tempo non si è più contagiosi. In caso, invece, di positività sintomatica, la quarantena sarà di dieci giorni e se negli ultimi tre giorni non sono presenti sintomi, basterà un tampone molecolare negativo. Regole simili anche per i “contatti stretti” di un positivo: anche per loro i giorni di quarantena scendono da 14 a 10, a patto di avere tampone molecolare o test rapido negativo.

Il test rapido – Il suo utilizzo snellirebbe drasticamente le procedure in scuole ed uffici, grazie alla possibilità di ottenere un responso in poche ore. Questo tipo di controllo potrà essere effettuato anche da medici in ambulatorio (e non solo nelle strutture sanitarie), mentre il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha richiesto la possibilità di effettuarne anche negli istituti scolastici, con l'intento di far ripartire più velocemente le classi che svolgono didattica a distanza.

Stretta sulla movida – Nel nuovo Dpcm, via libera ai “divieti di sosta” per i cittadini di fronte a locali pubblici, ma anche strade e piazze a partire dalle ore 21. Il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, a tal proposito ha affermato: “bisogna rispettare le regole, evitare gli assembramenti e prestare particolare attenzione alla dinamica familiare, visto che la maggior parte dei contagi avvengono lì”. All'aperto, dunque, si potrà stare soltanto se seduti ai tavoli. Prevista anche la chiusura di bar e ristoranti alle 24 e divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 22.

Stop anche alle feste, sia nei locali pubblici che nelle abitazioni. Quest'ultima misura ha però lasciato alcune perplessità, poiché incide particolarmente sulla vita privata dei singoli cittadini. Per questo motivo l'obiettivo è discuterne ancora oggi nella cabina di regia, per trasformare eventualmente gli eventi nelle case da divieto a raccomandazione. Speranza traccia una linea anche su invitati: non più di trenta ai banchetti dopo matrimoni, battesimi e cresime. Le regole sono le stesse dei ristoranti, mascherina se non si è al tavolo, distanziamento fra chi non è congiunto, buffet serviti dal personale.

Gli sport da contatto e lo smart working – Nuovamente stop a calcetto, basket e tutte le attività amatoriali svolte da ragazzi. Una misura giunta prima come suggerimento dal Comitato tecnico-scientifico e poi accolta dal Governo, vista l'alta probabilità di contagi veicolata dall'attività fisica. Nessun divieto, per ora, nel settore professionistico.

Per quanto riguarda, invece, lo smart working il Governo potrebbe chiedere alle aziende di aumentare al 70% la percentuale rispetto a quella attuale, fissa al 50%, per limitare i contatti fra lavoratori negli uffici. La proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 pone i presupposti per questo aumento del lavoro online da casa. Per chi si recherà in ufficio, comunque, resta l'obbligo della mascherina. Naso e bocca scoperti soltanto se in stanza da soli.

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