In questi giorni ha fatto molto discutere la scelta di innalzare l'età pensionabile da 66 anni e 7 mesi a 67 mesi. Proposta del governo, che dovrebbe concretizzarsi dal 2019, dettata dalla crescita dell'aspettativa di vita stimata dall'Istat, che a 65 anni arriva a 20,7 anni e quindi si allunga di 5 mesi rispetto al 2013.
Alcune categorie di lavoratori, ritenute gravose, non saranno toccate però da questa novità. Si tratta di circa 15-20 mila lavoratori, pari al 10% circa dei pensionamenti che saranno attivati nel 2019.
Ecco, di seguito, l’elenco dei lavori gravosi esclusi dall'aumento dell’età pensionabile a 67 anni che sarà in vigore dal 2019:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
La lista di cui sopra corrisponde ai lavori ammessi dall'Ape social. A questi si aggiungono poi altre quattro categorie stilate da Governo in collaborazione con i sindacati, che potrebbero però aumentare prossimamente.
- operai siderurgici;
- marinai;
- operai agricoli;
- marittimi.