
Durante la notte dell'ultimo dell'anno alcuni vandali hanno pensato di rovinare - non è chiaro per quale motivo - la statua di Arlecchino installata all'interno della rotonda di Villa d'Almè, tra la provinciale della Valle Brembana e la Villa d'Almè Dalmine.
La statua della maschera originaria di San Giovanni Bianco - la più grande mai realizzata, in marmo di Carrara e arebescato orobico da Camerata Cornello, alta oltre 3 metri e firmata dall'artista milanese Nicola Gagliardi - ha cominciato quindi il nuovo anno senza il suo "batocio", che si è staccato frantumandosi a terra. Le cause potrebbero essere le più molteplici: qualcuno potrebbe essere salito sull'installazione per farsi una foto oppure, un botto posizionato dove non doveva o, ancora, un semplice atto vandalico mirato per chissà quale motivo.
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Quello che è sicuro - come riporta oggi L'Eco di Bergamo - è che qualcuno ci è salito sopra, visto che sono rimaste delle impronte di scarpa sulla statua. A notare la mancanza del bastone nella mano sinistra di Arlecchino alcuni dipendenti della ditta che installò la statua quattro anni fa, la "Sonzogni Marmi e Pietre Antiche di Zogno".
Nei prossimi giorni il manganello verrà ricomposto e la statua riparata. Arlecchino riavrà presto il suo manganello, nel frattempo le forze dell'ordine stanno verificando se in zona sono presenti videocamera di sorveglianza per individuare i responsabili.
(Foto di archivio - Fonte VivereBergamo)
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Stefano 02/01/2020
Ma mettere delle telecamere posizionate per il controllo della rotonda per verificare il caso di incidenti o di vandali non sarebbe utile? Poi mettono telecamere nei posti più assurdi. Viva l Italia