I Raìs ‘colpiscono ancora’, dopo il Mirasole rinasce la Trattoria alpina

Dopo la riapertura dell'hotel ristorante Mirasole l'anno scorso, la cooperativa 'I Raìs' si prende ora l'impegno di gestire la Trattoria alpina, storico locale fondato negli anni '50.
16 Gennaio 2019

I giovani di Dossena continuano la loro opera di rinnovamento del paese. Dopo la riapertura dell'hotel ristorante Mirasole l'anno scorso, la cooperativa “I Raìs” si prende ora l'impegno di gestire la Trattoria alpina, che ha ufficialmente riaperto i battenti sabato 12 gennaio. 

La Trattoria alpina, fondata da Bortoli Micheli negli anni '50, ha visto negli anni susseguirsi diverse gestioni: dopo il figlio del fondatore il testimone è passato nelle mani di diversi affittuari, per poi tornare alla famiglia Micheli dal 1999 al 2014. Ora la nuova avventura firmata Raìs. 

Il locale è da sempre un luogo strategico per il paese, vero e proprio crocevia di vecchie e nuove generazioni (ma anche di turisti), un punto di riferimento per la comunità che quindi torna a “vivere” sotto una nuova luce, una luce giovane.  Fiore all'occhiello della trattoria, come suggerisce il nome stesso, sono i piatti della cucina tradizionale brembana (ma non solo) cucinati con ingredienti di qualità. Oltre al salone il locale presenta anche una piccola area espositiva dove trova spazio una collezione di utensili e oggetti della tradizione contadina. 

Dalla sua nascita ad oggi, sono diversi i progetti che vedono la cooperativa “I Rais” al centro di un processo di rilancio sociale, culturale e turistico del territorio, dalla gestione della mensa dell’asilo alla manutenzione del verde, dalla pulizia degli edifici pubblici al servizio di pasti a domicilio per gli anziani, oltre, appunto, alla riapertura dello storico albergo Mirasole.

I giovanissimi della cooperativa di Dossena stanno lavorando anche al progetto di “Albergo diffuso”, un'impresa ricettiva alberghiera con gestione unitaria in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tutti i turisti. L'idea è di cominciare con cinque case per poi estendere il progetto a tutto il paese, con l'albergo Mirasole che diventerà il centro nevralgico del paese, un luogo di incontro e identità comunitaria per gli abitanti e i turisti.

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