Il re delle bocce è di Zogno: Massimo Bergamelli campione d’Italia con la ‘Familiare Tagliuno’

Trionfo a Padova per la Familiare Tagliuno, la squadra di bocce di casa Castelli Calepio guidata dallo zognese Massimo Bergamelli, che sabato 11 e domenica 12 maggio ha conquistato il titolo di Campioni d'Italia e salendo dalla Prima Categoria in A2.
13 Maggio 2019

Trionfo a Padova per la Familiare Tagliuno, la squadra di bocce di casa Castelli Calepio, che sabato 11 e domenica 12 maggio ha conquistato il Campionato di Promozione 2019, ottenendo il titolo di Campioni d'Italia e salendo dalla Prima Categoria alla A2. Un trionfo nel quale c'è anche un po' di Valle Brembana: il team è infatti guidato dal capitano zognese Massimo Bergamelli, che con la squadra bergamasca ha battuto in un emozionante match Città di Perugia per 5 a 3.

Una stagione partita a ottobre già con il piede giusto, con i pronostici tutti a favore. Un campionato che, fra successi e difficoltà, ha visto la squadra bergamasca trionfare nel girone di Prima Categoria.“Dei bei risultati, ma i momenti di difficoltà non sono mancati – spiega il capitano Bergamelli – con Milano e Treviso abbiamo rischiato: all'andata eravamo 4 pari, al ritorno quando abbiamo giocato in casa siamo riusciti a ribaltare l'incontro. Come in tutti gli sport, durante il tragitto è normale incontrare qualche difficoltà, l'importante è riuscire a superarle”.

Il cCampionato e poi l'attesa finale dello scorso weekend nell'impianto dell'Antenore Primavera di Padova. Ventiquattro le società finaliste di tutte le categorie presenti all'evento, per un totale di 192 presenze fra atleti, tecnici e dirigenti provenienti da tutta Italia. A giocarsi il titolo i cinque giocatori della Familiare Tagliuno vs Città di Perugia, per replicare il successo ottenuto nel 2016, ovvero farsi eleggere Campioni d'Italia e fare il salto di categoria, raggiungendo la A2.

È stata un'emozione forte – conclude il capitano – Sono più di 40 anni che gioco, ma l'emozione ti fa sempre tremare le gambe, in special modo ad una finale in cui con una partita ti giochi un titolo nazionale. L'anno prossimo nuova categoria, il campionato sarà sicuramente più impegnativo. Ma la squadra è buona, abbiamo dei validi giocatori e noi ci proviamo: chissà che, forse, non riusciremo a fare un altro salto e arrivare fino in categoria A1”.

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