È un esordio con pareggio quella della Champions League a Bergamo. Al Gewiss Stadium l’Atalanta reagisce al doppio svantaggio e porta a casa un 2 a 2 contro gli olandesi dell’Ajax. Una sfida importante contro una delle squadre che ha fatto la storia del calcio europeo e non solo, un peccato (necessario evidentemente) che sfide così prestigiose non possano essere aperte al pubblico.
Per la formazione iniziale, Gasperini deve privarsi di De Roon: assenza importante supplita dall’arretramento di Pasalic sulla linea di centrocampo. Dietro spazio a Romero, davanti confermato il tridente delle meraviglie. Ten Hag risponde un undici votato all’attacco, nel pieno rispetto dello stile dei lancieri. Antony, Traore e Neres, un trio offensivo con un’età media di meno di ventuno anni, alle loro spalle agisce Tadic, vero motore della squadra.
È subito una partita ad alta intensità, tanto è vero che sono ben 4 le ammonizioni date dal direttore di gara solo nei primi 25’ di gioco. Ritmi alti che portano le compagini a trovare spesso i propri attaccanti in buona posizione. La Dea cerca le imbucate di Duvan Zapata, su una di queste il colombiano viene toccato da Onana in uscita, per l’arbitro non c’è nulla, decisione un po’ al limite. Anche l’Ajax non si risparmia nella propria formazione offensiva, con Tadic ad ispirare dietro il tridente. Nell’Atalanta sono Gomez ed Ilicic a dover inventare, e proprio sul mancino dello sloveno capita, al quarto d’ora, una grande occasione, un rigore in movimento dall’interno dell’area che il numero 72 manda alto.
Gli olandesi non stanno di certo a guardare e, appena prima della mezzora di gioco, i lancieri scucchiaiano un pallone nel mezzo per Traorè, Gosens entra in modo scomposto e per il signor Skomina è calcio di rigore. Sanzione discutibile perché il numero 8 entra sì con la gamba alta, ma dalle immagini sembra che prenda prima il pallone, sarebbe stato più corretto un calcio di punizione a due per gioco pericoloso. Dagli undici metri Tadic fredda Sportiello e porta avanti gli olandesi.
Gli uomini di Gasperini non si danno per vinti, anche perché la squadra di Amsterdam non sembra impenetrabile in difesa. Hateboer al 35’ sfonda sulla fascia e serve a rimorchio Pasalic, il croato però si allunga troppo la sfera e una potenziale occasione sfuma. Tre minuti dopo è Neres a venir imbeccato sulla corsia, il suo cross basso dovrebbe essere preda di Sportiello, ma il portiere orobico perde malamente il pallone su cui Traorè si avventa, tap-in vincente e raddoppio per i lancieri, Dea punita troppo severamente al termine di una prima frazione disputata su buoni ritmi, ma forse con poca cattiveria negli ultimi 20 metri.
I ritmi di gioco sono sostenuti anche nella ripresa, anche perché l’Atalanta è obbligata ad aumentare ulteriormente l’intensità della propria manovra offensiva. Ilicic dal limite calcia un’invitante punizione con il mancino, poi Pasalic viene murato dopo una grande percussione in area, e alla fine la rete arriva con il solito Zapata. Apertura di Ilicic per il Papu largo a sinistra, controllo e cross morbido dell’argentino, l’attaccante in maglia 91 svetta di testa e schiaccia alle spalle di Onana per il gol dell’1 a 2.
Allo strepitoso bomber colombiano bastano 6 primi per ripetersi, questa volta viene innescato perfettamente da Pasalic, entra in area e con il destro ad incrociare spacca la porta. Pareggio meritato per i bergamaschi, gran gol di Zapata, forse il migliore tra i nerazzurri. È una fase della gara favorevole alla Dea, che prima recrimina per un tocco di mano in area da parte di Tagliafico (giusto non dare rigore) poi vede Onana salvare su Pasalic. La situazione si ripresenta a parti invertite poco dopo, con Sportiello che devia un bel diagonale di Antony. Nel finale i lancieri sembrano averne di più, l’Atalanta si affida alle ripartenze dei subentrati Muriel e Malinovsky, è dell’ucraino l’ultima emozione, prima con un mancino alto di poco, poi con un duro intervento su Antony che gli costa il giallo.
Gli orobici possono sorridere al termine del match, giocato ad armi pare contro una squadra organizzata e di talento come quella olandese. Il punteggio del primo tempo non ha scoraggiato gli uomini di Gasperini, che nella ripresa hanno messo in campo maggior determinazione e cattiveria: una nota positiva, necessaria per guadagnare un pari nel complesso giusto. Ora testa al campionato, in particolare alla partita dello Scida contro il Crotone, sabato alle ore 15; tanti impegni ravvicinati per i bergamaschi, chiamati a mantenersi su alti livelli per una stagione dispendiosa ma ricca di partite dal fascino indiscusso.
Fonte immagine: Sky Sport