Si è svolta a Palazzo Lombardia la seduta di insediamento della “Consulta Lombardi nel Mondo”, nuovo organo consultivo e di supporto istituito da Regione Lombardia nel 2024, in forza della legge regionale 9/2024 (“Norme per il sostegno e la valorizzazione dei lombardi nel mondo e della relativa mobilità internazionale”), con l’obiettivo di rafforzare il dialogo, le relazioni e la collaborazione con le comunità lombarde residenti all’estero, ma anche accompagnare il rientro con opportunità di lavoro.
L’incontro, presieduto dal governatore Attilio Fontana, ha visto la partecipazione del sottosegretario alle Relazioni internazionali ed Europee, Raffaele Cattaneo, e dei rappresentanti istituzionali che fanno parte dell’organismo.
Per la cronaca, la Consulta dei lombardi nel mondo comprende soggetti rappresentativi delle Università, degli enti locali, del Consiglio regionale, del tessuto economico, del corpo consolare, dell’associazionismo e la presenza di esponenti della folta schiera di lombardi nel mondo, tra i quali anche i giovani. Nello specifico: il Presidente della Regione, o suo delegato, che la convoca e presiede; Christian Garavaglia, Luca Marrelli, Marco Carra (Consiglieri Regionali della Lombardia); Mario Martinelli (Confartigianato Lombardia); Giovanna Mavellia (Confcommercio Lombardia); Ilaria Pozzoli (Confindustria Lombardia); don Alberto Vitali (Fondazione Migrantes); Matteo Luigi Bianchi (ANCI Lombardia); Gian Domenico Auricchio (Unioncamere Lombardia); Francesca Ferrari (Università dell’Insubria); Carlo Personeni (Associazione Ente Bergamaschi nel mondo); Daniele Marconcini (Associazione Mantovani nel mondo); Nicola Stivala (Associazione Gente Camuna); Donato Mainieri (Canada); Paola Sabatti (Cile); Andrea Adamo (Emirati Arabi Uniti); Verónica Crego Porley (decano pro tempore del Corpo consolare di Milano e della Lombardia).
“La Consulta, istituita con la legge regionale del 2024 – ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – guarda alle comunità lombarde in Europa e nel mondo. E’ uno strumento che permette di collaborare in numerosi ambiti, come la diffusione della conoscenza del territorio e della società lombarda, l’attrattività turistica, l’interscambio tra talenti con borse di studio, i soggiorni culturali e la formazione professionale. Inoltre, tutela dei Lombardi nel mondo in caso di calamità naturali ed emergenze umanitarie, sanitarie o pandemiche, fenomeni di ’indigenza e altre gravi necessità”.
“L’insediamento della Consulta – ha dichiarato il sottosegretario Cattaneo – rappresenta un passaggio fondamentale per rafforzare il legame tra la Lombardia e i suoi cittadini nel mondo. Vogliamo accompagnare chi parte, sostenere chi vive già fuori dai confini regionali e agevolare il rientro di chi desidera riportare in Lombardia competenze, esperienze e nuove visioni. Questa Consulta sarà una piattaforma concreta per far sentire la vicinanza della Regione a tutti coloro che, per studio, lavoro o crescita personale, hanno scelto di realizzarsi altrove. È un passo avanti verso una Lombardia più internazionale, aperta e connessa”.
Tra i componenti della Consulta, c’è anche Carlo Personeni, presidente dell’EBM, che così ha dichiarato: “L’Ente Bergamaschi nel Mondo ha accolto positivamente le progettualità di sostegno e valorizzazione dei lombardi del mondo fin dalla strutturazione del Progetto di Legge, partecipando più volte ad incontri ed audizioni propedeutiche. Da sempre, poi, ha seguito lo sviluppo del progetto Turismo delle Radici, una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19, avviando iniziative per promuovere questo particolare tipo di turismo rivolto ai discendenti di persone emigrate, che ritornano a visitare i luoghi in cui sono vissuti i propri antenati. Un turismo basato sulla ricerca delle proprie radici familiari, sul recupero dei luoghi e delle tradizioni, e che ormai rappresenta un importante motore per lo sviluppo del sistema turistico italiano. Inoltre, l’EBM è impegnato, mediante eventi ed iniziative, a qualificare il ruolo dei nostri emigranti bergamaschi e i loro discendenti, perché sono un bacino di potenziali viaggiatori che, arrivando in Italia, sono in grado di generare sia un forte legame emotivo con i luoghi sia di amplificare l’eco Italia nel mondo. La Consulta permette di rafforzare tutto questo”.