Dea cannibale all’ora di pranzo. L’anticipo della 24’ di campionato vede gli orobici imporsi per 2 a 0 a Marassi contro la Sampdoria, nonostante qualche novità in formazione per la Dea: Malinovskyi e Pasalic giocano a supporto di Muriel, l’ucraino più avanzato, il numero 88 a fare le veci di Pessina. In porta para Sportiello, alla numero 100 in Serie A con la Dea, un traguardo celebrato con due parati importanti nei primi venti minuti. L’avvio di gara vede infatti i bergamaschi appannati dalla stanchezza europea e una Samp più fresca. Il primo intervento di Sportiello arriva all’ottavo, Palomino perde un brutto pallone in uscita, Jankto conclude dal limite e il numero 57 orobico para. Il bis arriva due giri di lancetta dopo, punizione di Damsgaard dai 25 metri, vola Sportiello, che però sembra battuto 9 minuti dopo. Corner blucerchiato che il portiere bergamasco non respinge benissimo, La Gumina conclude e Palomino salva a porta libera.
L’Atalanta fa fatica a imporre i propri ritmi sulla gara, soprattutto partendo dal basso. Quando arriva davanti, il trio Muriel-Malinovskyi-Pasalic cerca di costruire buone combinazioni, ma mancando spesso di precisione. Uno squillo arriva con l’ucraino, conclusione di mancino facile per Audero. Pasalic prova a sfrutta la sua arma migliore, l’inserimento, dribblando un paio di avversari in area, il suo tiro viene murato così come quello di Malinvovskyi subito dopo. proprio una combinazione palla a terra sblocca il tabellino. Palomino si proietta in avanti e serve Muriel che gli va incontro, il colombiano manda Malinovskyi nello spazio lasciato dietro di sé. Il numero 18 entra in area e piazza il pallone sotto l’incrocio, secondo gol in campionato e vantaggio bergamasco.
Un crescendo bergamasco che prosegue anche nella seconda frazione. Al di là della punizione di Damsgaard al 47’ e sibilata a centimetri dal palo, l’Atalanta legittima il vantaggio producendo più gioco e occasioni della Samp. Il raddoppio arriverebbe già al minuto 50 con una gran botta al volo di Maehle su assist di Gosens, ma un fuorigioco del tedesco annulla tutto. Ancora l’8 protagonista 120 secondi dopo quando Audero esce male e l’esterno non riesce a coordinarsi per calciare in porta da due passi, venendo rimontato dall’estremo difensore.
Con la girandola di cambi all’ora di gioco, Ranieri cerca di dare più trazione offensiva inserendo Keita e Quagliarella, ma sono gli ospiti ad andare in gol. Ilicic scarica per Mahele, questa volta è il danese a crossare per Gosens che in spaccata manda la palla sotto la traversa. Uno dei marchi di fabbrica della squadra di Gasperini, il cross di un esterno per quello sulla fascia opposta, sancisce di fatto la vittoria bergamasca. Gli uomini blucerchiati non creano grossi pericoli dalle parti di Sportiello, mentre Ilicic chiama in causa Audero, bravissimo poi a salvare su un tentativo ad incrociare di Pessina, anche lui entrato bene.
Tre punti arrivati con una prestazione buona, la squadra non ha giocato con il piede costantemente sull’acceleratore, come è normale aspettarsi, ma è stata brava a prendere in mano il pallino del gioco uscendo sul lungo periodo. Un po’ in ombra Pasalic, forse per via di una condizione fisica non ancora al top, implacabili invece i due esterni e Romero, un muro difensivo come non se ne vedevano da tempo. In generale tutti gli 11 in campo hanno dato prova di essere sul pezzo per l’intero arco del match, lo stesso approccio che occorrerà mercoledì 3 contro il Crotone, sfida da non prendere assolutamente sottogamba.
Photo Credit: Alberto Mariani