Dopo 12 anni nell’Atletica Valle Brembana, Nadir Cavagna è di recente passato alle Fiamme Azzurre. Una scelta che ha permesso all’atleta di “correre con uno stipendio” e quindi poter continuare a fare l’atleta (professionista) con una maggior stabilità economica.
Al cuore, però, non si comanda. E infatti il mezzofondista sanpellegrinese classe 1995 mantiene ancora vivo il suo legame con la Val Brembana e la sua società di atletica: Cavagna si allena ancora al campo di Zogno e per altri 3 anni può portare punteggio all’Atletica Valle Brembana nelle gare a squadra. Insomma, dopo tanti anni di successi con i colori giallo-rossi, in qualche modo Nadir continuerà a dare il suo contributo.
Ma ora facciamo un piccolo passo indietro. “L’atletica è lo sport di famiglia, per cui l’avvicinamento è stato naturale. Ho sempre fatto sport con i miei genitori, ho iniziato da piccolino e mi hanno sempre sostenuto, essendo appunto una passione di famiglia – racconta Nadir, che prosegue – Avevo circa 8 anni quando ho praticato per la prima volta atletica e la sto praticando tuttora. Ho fatto parte dell’Atletica Valle Brembana dal 2010, mentre prima correvo per la San Pellegrino. Da questa stagione invece sono tesserato per le Fiamme Azzurre, ovvero la polizia penitenziaria”.
Poi continua spiegando le difficoltà del praticare sport: “L’obiettivo di quando si fa uno sport come il nostro che è poco seguito è quello di entrare in un gruppo sportivo, che consente di allenarsi e avere uno stipendio. Solo così è possibile praticare uno sport a livello professionistico e conservarlo”. E sulla modalità di accesso alle Fiamme Azzurre: “Sono entrato tramite un concorso che valuta in base ai risultati sportivi, un bando in cui non ci sono test fisici come per i militari, ma in cui servono prerequisiti iniziali. Tramite il bando che ho fatto io sono passate due persone, credo se ne fossero presentate circa 50 tra tutti gli sport”.
Cambia la casacca ma non il campo di allenamento: “Da due mesi e mezzo corro per le Fiamme Azzurre, è un vero e proprio lavoro che mi garantisce uno stipendio mensile (gli atleti dell’Altetica Valle Brembana ricevono un rimborso, oltre ai premi in base ai risultati ndr). Generalmente mi sveglio alle 7:30, faccio colazione, poi attendo il momento della digestione e vado al campo di Zogno verso le 10:00, dove mi fermo fino a mezzogiorno. Successivamente rientro a casa e mi riposo fino alle 16:30, poi torno al campo per un secondo allenamento, che svolgo con mio fratello Alain e la mia fidanzata Gaia Colli, entrambi appartenenti all’Atletica Valle Brembana. Solitamente facciamo un riscaldamento che consiste in 15 minuti di corsa, poi in pista effettuiamo le ripetute”.
Tanta passione e progetti per il futuro: “Mi piace molto quello che faccio, serve passione per uscire a correre tutti i giorni con qualsiasi condizione atmosferica. È da quasi 17 anni che faccio questo, prima ero un professionista non pagato, mentre adesso ho la possibilità di fare della mia passione un lavoro. Sabato 14 maggio correrò a Londra i 10.000 metri in pista, nel futuro spero di poter continuare a fare quello che amo”.