249 operatori sanitari chiedono il congedo per malattia, ma non si tratta di coronavirus: accade all'ospedale Cardarelli, a Napoli, uno dei nosocomi più importanti del capoluogo partenopeo. Forse una diserzione di massa, spinta dalla paura di venire contagiati dal Covid-19, quel virus invisibile ma che, per molti, non lascia scampo – nemmeno a chi si batte in prima linea, come medici ed infermieri.
A riportare l'accaduto il giornale Il Fatto Quotidiano, dopo la denuncia avanzata dal primario del Dipartimento delle Emergenze dell'ospedale, il dottor Ciro Mauro: “Penso a tutti gli operatori che sono al loro posto e penso anche a quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare” ha affermato il medico.
In tutta la Campania, attualmente, ci sono 423 casi positivi di coronavirus, 258 si trovano nella provincia di Napoli. “Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione – ha scritto Mauro su Facebook – Il Cardarelli andrà lo stesso avanti conseguendo come al solito i migliori risultati della Sanità campana”.
“Ovviamente il mio grazie va a tutti quelli che continuano a battersi, e che sono in condizioni di lavorare – ha aggiunto il dottore, intervistato da La Repubblica – Gli altri? Non toccano a me accertamenti. Certo è un numero strano. In una Regione che funziona al punto da inseguire i runner per strada, mi aspetto anche rigore per chi è chiamato a fare il suo dovere. In sicurezza, ci mancherebbe”.
Non ci sono, però, solo “furbetti” – è giusto specificarlo. Franco Faella, 74 enne e uno degli infettivologi fra i più esperti del nostro Paese, ha lasciato la pensione accettando l'invito dell'Asl locale di curarsi della realizzazione dell'ospedale Loreto mare, il secondo presidio ospedaliero mirato a combattere il coronavirus nel napoletano.
(Fonte immagine in evidenza: Ansa)