Oriocenter in prima linea per la riapertura dei centri commerciali nel weekend. La svolta è vicina

Ruggero Pizzagalli, direttore Oriocenter: ''Massima disponibilità a seguire linee guida ben precise per riaprire, anche più restrittive''.
5 Maggio 2021

Si è tenuto ieri un incontro con i vertici regionali, i rappresentanti di Oriocenter e del Consiglio nazionale dei centri commerciali (CNCC). Un incontro fortemente voluto e richiesto a gran voce da Oriocenter e ottenuto grazie alla continua collaborazione e sinergia che il mall ha con il territorio e le autorità locali, i sindaci di Orio al Serio e Azzano San Paolo, che preoccupati per le ricadute in termini di occupazione, si sono prodigati per portare sul tavolo regionale il tema delle riaperture nei weekend.

Il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’Assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e il Consigliere regionale Paolo Franco hanno incontrato ieri, 4 maggio, a Palazzo Lombardia i sindaci di Orio al Serio e Azzano San Paolo, insieme ai rappresentanti di Oriocenter e del CNCC.

Grazie all’incontro di ieri, il tema della chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi verrà discusso venerdì prossimo alla Conferenza Stato-Regioni; l’obiettivo è quello di ottenere le riaperture nei giorni festivi e prefestivi, al fine di evitare ricadute negative sul territorio, anche e soprattutto in termini di occupazione. In Italia i centri commerciali contano 600mila dipendenti fra diretti e indotto, di cui 185mila in Lombardia, distribuiti su 274 mall e 9149 punti vendita.

 

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La speranza è quella di poter aprire nei fine settimana e ricominciare ad accogliere i clienti nel giro di una quindicina di giorni. « È stato un incontro proficuo – commenta il consigliere regionale Paolo Franco -. I centri commerciali sono una realtà che va sostenuta. L’indotto economico che ne deriva per i nostri territori è di vitale importanza. Gli operatori si sono dimostrati disponibili a rivedere le linee guida al fine di agevolare le riaperture, mentre da parte di Regione Lombardia c’è stata la massima disponibilità a far sentire la voce in modo pressante nella Conferenza Stato-Regioni. Questa è la Lombardia, che segnerà la svolta, una Lombardia che affronta i problemi con determinazione, oculatezza e pragmatismo».

«In qualità di sindaco, ho ritenuto corretto e urgente raccogliere l’appello degli operatori che lavorano nel nostro Comune – commenta Alessandro Colletta, primo cittadino di Orio al Serio -. Non possiamo permetterci che naufraghi il più grande centro commerciale, con 3mila dipendenti e tutto l’indotto a rischio. La chiusura imposta non ha una ratio e rappresenta una misura discriminatoria».

«Ci fa piacere prendere atto che anche il Governatore Fontana condivide le nostre preoccupazioni – commenta Lucio De Luca sindaco di Azzano San Paolo, altro comune sul cui territorio è situato Oriocenter-. L’obiettivo è riaprire il prima possibile, anche perché la preoccupazione dovrebbe cadere sull’avanzata del commercio online, che va a discapito delle strutture sul nostro territorio, che anche durante la crisi non si sono mai tirate indietro per aiutare dipendenti e imprenditori».

«Ringraziamo il Governatore che ha mostrato particolare attenzione e compreso le possibili ricadute – afferma Luca Lucaroni, vicepresidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali (CNCC) -. L’obiettivo è dare maggior respiro agli operatori dei centri commerciali, che sono veramente in difficoltà. Siamo disponibili a nuove azioni che si rendano necessarie per la riapertura, tenendo presente che già oggi nei centri commerciali i clienti e gli operatori circolano in completa sicurezza, grazie al controllo degli ingressi, alla sanificazione dell’aria e alla pulizia continua degli spazi comuni».

«Da parte di Oriocenter c’è la massima disponibilità a seguire linee guida ben precise per poter riaprire, anche più restrittive rispetto a quanto già oggi in essere – è quanto dichiara Ruggero Pizzagalli, Direttore di Oriocenter -. Siamo già organizzati con sistemi informatici che controllano costantemente gli ingressi e monitorano le presenze all’interno del centro. Siamo un luogo sicuro, riusciamo a gestire ogni tipo di situazione in tempo reale e ci auguriamo di poter riaprire il prima possibile nell’interesse del territorio e della comunità: lo dobbiamo ai nostri dipendenti e operatori»

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