Ospedale di S.Giovanni, nuovo attacco da S.Pellegrino: ”Riaprite pediatria (e non solo)”

Torna all'attacco sul tema Ospedale di San Giovanni Bianco il Comune di San Pellegrino Terme.
25 Settembre 2021

Torna all'attacco sul tema Ospedale di San Giovanni Bianco il sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi. Nel Consiglio comunale andato in scena giovedì sera, 23 settembre (l'ultimo prima delle elezioni del 3 e 4 ottobre, che vedranno come unico candidato Fausto Galizzi), la squadra di Milesi ha chiesto all'ASST Papa Giovanni XXIII “l’immediato ripristino presso il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco di tutti i servizi che il DM 70/2015 prevede come obbligatori per i Presidi Ospedalieri di Base così come indicato nell’allegato 1, paragrafo 2, punto 2.2 del citato DM”.

“Per maggiore chiarezza – fa sapere il Consiglio comunale di San Pellegrino Terme -, evitare equivoci e le consuete irritanti risposte che costituiscono una presa in giro dell’intera popolazione di territori fin troppo pazienti, considerata la medesima conformazione territoriale e demografica, si chiede che l’ASST Papa Giovanni XXIII assicuri presso il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco tutti i servizi e le prestazioni che l’ASST Bergamo Est continua a garantire presso il Presidio Ospedaliero di Piario; quindi: l’erogazione continua ed effettiva delle attività ambulatoriali al momento dichiarate soltanto sulla carta e negli annunci agli organi di stampa, con la trasparente indicazione degli orari settimanali/mensili assicurati per ogni specialità; la riapertura del Reparto di Pediatria; il ripristino h 24 dell’auto medica a supporto delle ambulanze non medicalizzate; il ripristino dei test mammografici anche al di fuori degli screening programmati da ATS; la riapertura del servizio di fisioterapia presso il Poliambulatorio di Zogno; la verifica dei tempi di attesa al Pronto Soccorso; la risoluzione dell’annosa questione del trasporto dei dializzati e dell’applicazione dei LEA”.

 

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Si chiede inoltre ad ATS Bergamo “la verifica nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo di competenza, di tutti gli aspetti che le situazioni illustrate determinano in termini di rischio e di lesione del diritto alla salute per i cittadini della Valle Brembana; l’effettuazione degli screening mammografici per tutte le donne della Valle Brembana oltre i 45 anni presso il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco, anziché presso strutture ospedaliere private collocate fuori dal territorio della Valle Brembana; di promuovere e incentivare il dialogo tra l’ASST Papa Giovanni XXIII e i Medici di Assistenza Primaria; una più stringente attività di verifica e di controllo sulla conformità alla legge dei servizi espletati, delle modalità di erogazione degli stessi e sul modello organizzativo definito dall’ASST Papa Giovanni XXIII per il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco. Si chiede in particolare che l’ATS Bergamo si attivi concretamente per ottenere che l’ASST Papa Giovanni XXIII assicuri presso il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco tutti i servizi e le prestazioni che l’ASST Bergamo Est continua a garantire presso il Presidio Ospedaliero di Piario; che in caso di ulteriore inerzia, relativamente alle violazioni di legge ravvisabili nell’attuale modalità di erogazione dei servizi e modello organizzativo definito dall’ASST Papa Giovanni XXIII per il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco che non garantiscono ai cittadini della Valle Brembana i livelli essenziali di assistenza ospedaliera e più precisamente gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, ai sensi del Decreto del Ministro della Salute del 2 aprile 2015, n. 70, segnalerà tali fatti alle competenti Autorità per l’accertamento delle medesime violazioni che si ritiene configurino l’ipotesi di “interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” ai sensi dell’art. 340 c.p., e/o il “rifiuto di atti d’ufficio. Omissione”, di cui all’art. 328 c.p.“.

 

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