Quando Brembilla giocava in serie C: intervista all’ex allenatore Giupponi

C'è stato un tempo, era il 1983, in cui la piccola società di calcio Brembillese riuscì a raggiungere il sogno di giocare tra i professionisti, in serie C2. Un sogno che durò poco, ma che resterà per sempre nella storia.
30 Gennaio 2019

Testo scritto dalla studentessa Melissa Braka di 3AU dell'Istituto Superiore David Maria Turoldo di Zogno nell'ambito del progetto “La Voce Giovane! delle Valli” durante il periodo di alternanza scuola-lavoro presso la nostra redazione.

“Ricordo ancora la partita a Desio, noi eravamo primi e loro ultimi, il campionato era già vinto ma quella partita ha resto la vittoria ancora pìù bella”.Queste sono le parole di Paolo Giupponi, ex-allenatore della Brembillese, che ricorda il campionato del 1982-83 in cui la Brembillese, dopo un solo anno di Interregionali (quella che oggi si chiama serie D), è riuscita ad conquistare la promozione in Serie C2 per la stagione 1983-84.

“Devo dire che è stato un traguardo molto importante per una squadra come la Brembillese, anche perché è stata l’unica squadra di tutta la Valle Brembana che è riuscita ad raggiungere la serie C”, racconta Giupponi. La Brembillese era una squadra formata principalmente da giovani e, anche se nessuno di questi era originario di Brembilla, provenivano comunque tutti dalla Bergamasca e dalla Valle Brembana. Alcuni di loro avevano già militato tra i professionisti come Raffaele Vitali, originario della Botta di Sedrina ma che giocò in serie B con una squadra Toscana.

“Tecnicamente – prosegue l'ex allenatore – non eravamo ai livelli delle altre squadre che incontrammo, squadre come Modena o Venezia che hanno fatto la storia negli anni a venire, ma lo scopo che avevamo io e l’allora presidente Secomandi non era quello di vincere il campionato, ma quello di creare una squadra della Valle Brembana composta da soli giovani under 25 che riuscisse ad arrivare a quei livelli”. 

Nonostante il grande impegno di tutti, la Brembillese ha militato solamente un anno in serie C2 :il campionato si è aperto con la scomparsa dal presidente Secomandi, come ricorda Giupponi: “Il dottor Secomandi era un intenditore di calcio ed era molto appassionato a questo sport. Gli piaceva vedere la squadra giocare bene. Per i ragazzi era anche uno psicologo,li capiva, li aiutava e li sosteneva sempre,a volte veniva anche agli allenamenti e faceva qualche giro di campo con loro. Anche se non era originario di Brembilla il suo cuore è sempre appartenuto alla Brembillese”.

Secomandi ha lasciato il segno a Brembilla e il paese ha voluto ricordarlo dedicandogli il campo sportivo situato in località Piana. “Pochi calciatori che hanno contribuito alla promozione sono riusciti a sfondare. Mi ricordo che uno di loro, Benaglia, invece, ha proseguito la carriera giungendo alle porte della serie B. Avevamo giocatori molto bravi, alcuni di loro potevano fare davvero una carriera importante”.

Successivamente al campionato di Serie C2 Giupponi ha allenato un’altra squadra in D per poi ritirarsi definitivamente dal calcio per motivi personali.“La Brembillese ha fatto molta strada e, anche se è retrocessa dalla serie C, arrivarci è stato un traguardo importantissimo. Tutto il lavoro fatto con i ragazzi non lo dimenticherò certo facilmente e sono sicuro che resterà per sempre nella memoria di tutti i Brembillesi“.

(Fonte Immagine VBTV)

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