Ristoranti, bar, cinema e palestre aperti anche in zona rossa: la richiesta delle Regioni

Una bozza del piano di riaperture, messo a punto dai presidenti delle Regioni, verrà presentato oggi al Governo. Nel testo si toccano tre capitoli principali, ovvero ristorazione, palestre e piscine e cinema e spettacoli.
15 Aprile 2021

Riaprire il prima possibile le attività economiche “maggiormente penalizzate” in piena sicurezza, anche attraverso regole più stringenti: è questo l'obiettivo emerso dal confronto fra i presidenti di Regione, tenutosi questa mattina, dal quale è stata messa a punto una bozza di un documento unico, un piano delle riaperture che verrà presentato oggi al governo Draghi nella Conferenza Stato-Regioni. Sei pagine di testo suddivise in tre capitoli principali, ovvero Ristorazione, Palestre e Piscine, Cinema Spettacoli dal vivo.

Ristoranti e bar
Le Regioni ne vorrebbero la riapertura anche nelle regioni rosse, integrando alle misure attualmente in vigore anche strategie di “screening/testing” periodico del personale non vaccinato. Il protocollo vorrebbe, poi, misurazione di temperatura all'ingresso, distanziamento dei tavoli in modo da “assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi” al chiuso e almeno “1 metri di separazione” all'aperto, come giardini e terrazze oppure dehors, e obbligo di consumazione al tavolo dopo le 14. Tutte le altre regole saranno le stesse: mascherine obbligatorie quando non si è al tavolo, menù digitale o plastificato, disinfezione.

E se un locale non dispone di posti a sedere? L'accesso è, in ogni caso, consentito “ad un numero limitato di clienti per volta”: ciò permette un distanziamento di almeno 2 metri fra le persone nel caso di consumazioni al banco. Vanno privilegiati, dove possibile, gli spazi esterni e deve essere incentivata l'apertura di porte e finestre per favorire l'areazione dei locali. Ok anche per i buffet, a patto che i clienti non tocchino personalmente i cibi e si presentino con la mascherina indossata correttamente.

- La Voce delle Valli

Palestre e Piscine
Chiuse ormai da diversi mesi, nella bozza delle Regioni anche Piscine e Palestre potrebbero riaprire: possibilità contemplata anche negli scenari ad alto rischio, seguendo delle particolari linee guida. Per le Palestre, gli ingressi e le attività dovranno necessariamente essere pianificati – ad esempio attraverso prenotazioni – in modo tale da evitare assembramenti, mentre all'ingresso andrà rilevata la temperatura corporea. Spazi comuni, spogliatoi e docce potranno essere utilizzati soltanto nel caso possa essere garantita una distanza di 2 metri (1 se non si svolge attività fisica). Tutte le macchine dovranno essere disinfettate dopo l'uso.

Un discorso simile per le Piscine (sia quelle pubbliche che quelle “finalizzate ad uso collettivo”). Per ogni utente saranno a disposizione circa 7mq di superficie di acqua, e così nelle aree verdi e solarium deve essere garantito 10mq di superficie per ogni ombrellone, distanziando di 1 metro lettini e sdraio. Prima di entrare nelle vasche è, inoltre, obbligatoria la doccia saponata. “È obbligatorio l’uso della cuffia, è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua” si legge nel testo. Saranno privilegiati gli accessi tramite prenotazione e, dove possibile, sarà necessario provvedere alla segnaletica utile a facilitare spostamenti, gestione dei flussi e rispetto delle regole.

Cinema e Spettacoli
Come per le altre categorie, anche in questo caso le Regioni vorrebbero consentire il mantenimento dell'attività dei Cinema anche in scenari ad alto rischio a patto che gli utenti presentino un esito di test negativo nelle 48 ore precedenti, oppure un certificato di avvenuta vaccinazione. L'accesso su prenotazione sarà privilegiato, con misurazione di temperatura all'ingresso mentre la cassa dovrà essere dotata di barriere fisiche. I posti a sedere dovranno essere distanziati di almeno un metro (a meno che si tratti di conviventi) sia frontalmente che lateralmente. La mascherina è obbligatoria, tuttavia nel caso venisse lasciata la possibilità di toglierla una volta seduti, allora il distanziamento dovrà essere raddoppiato a metri. Indumenti e oggetti personali posizionati nei guardaroba dovranno essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Concerti
Le Regioni hanno previsto una serie di misure per i concerti orchestrali. I musicisti dovranno mantenere la distanza di almeno 1 metro fra loro, che aumenta a 1,5 metri nel caso di strumenti a fiato, mentre il direttore deve stare a 2 metri dai professori d'orchestra. “Per gli ottoni – precisa il documento – dovrà essere provvista di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante”.

Spostamenti fra Regioni
Ormai bloccati da dicembre, uno degli argomenti all'ordine del giorno riguarda gli spostamenti fra Regioni. La richiesta dei Governatori è che venga autorizzato almeno fra Regioni in zona gialla. “Gli alberghi e le altre strutture sono aperti – ha puntualizzato il Presidente della Liguria, Giovanni Totima se le persone non possono spostarsi, sono destinati al fallimento”.

 

(Fonte: corriere.it)

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