L’ape Loca, a Berbenno ‘osano’ le api e nasce il miele di Manuel

Il nostro viaggio tra allevatori, coltivatori e artigiani delle nostre valli, fa tappa questo mese a Berbenno da L’ape Loca, azienda agricola del 42enne Manuel Locatelli.
26 Gennaio 2019

Il nostro viaggio tra allevatori, coltivatori e artigiani delle nostre valli, fa tappa questo mese a Berbenno da “L’ape Loca”, azienda agricola del 42enne Manuel Locatelli. Dopo aver lavorato per anni nel campo della ristorazione, da circa dieci anni Manuel svolge l’incarico di tecnico presso un’azienda trentina che lo porta in giro per l’Italia. Da sei anni, però, si è avvicinato al mondo dell’apicoltura, inizialmente solo per passione, finché, nel gennaio 2018, ha aperto la sua azienda agricola in Valle Imagna.

Alla base di tutta questa varietà produttiva c’è ovviamente tanta passione, anche se l’avventura di Manuel è iniziata in un modo decisamente poco ordinario: “La mia passione è nata puramente per caso: circa sei anni fa, mentre degustavo un aperitivo, mi sono imbattuto in un articolo che parlava di apicoltura, ed essendo una persona molto tenace e combattiva ho deciso di approfondire l’argomento e di informarmi meglio.” Approfondendo la questione, Manuel ha scoperto il mondo affascinante delle api. “Ho così deciso di cimentarmi in questa fantastica attività, dapprima facendo degli studi, frequentando seminari anche fuori provincia. Poi, piano piano, ho acquistato le prime arnie, iniziando così l’attività.”.

L’azienda produce miele di diverse tipologie: acacia, tiglio, castagno, millefiori di montagna e rododendro. Una scelta così variegata, che strizzi l’occhio alla qualità, necessita ovviamente di molte cure e attenzioni, di fatto in tutti i periodi dell’anno: “I primi lavori da fare iniziano a febbraio-marzo, quando si valuta la salute delle api, per vedere se hanno passato indenni l’inverno. Poi, arriva la primavera, quando si deve controllare il fenomeno della sciamatura, che sarebbe dannoso per la produzione”. A quel punto inizia il vero lavoro di nomadismo, portando le api alle fioriture. “Si inizia da quella di acacia, passando poi a tiglio , castagno , rododendro e cosi via”. Quando i melari sono pieni di miele, si portano in laboratorio, dove avverrà l’estrazione del miele mediante centrifuga. In seguito il miele dovrà riposare per circa tre settimane in appositi maturatori. Infine, sarà confezionato, etichettato e venduto.

A questa intensa attività, Manuel ha affiancato anche la produzione di polline di millefiori essiccato: “Questa produzione avviene installando davanti alle “porticine” dell’arnia apposite griglie-trappola che fanno cadere in un cassettino la preziosa pallina. Poi, in laboratorio, il polline viene setacciato e pulito da impurità, e messo in essiccatore a temperatura controllata per circa dodici ore”. Al termine di questo processo, il prodotto potrà essere invasato, etichettato e venduto. Inoltre, grazie alla collaborazione con un’azienda alimentare, si possono acquistare caramelle con, all’interno, il miele di millefiori di Manuel, nonché gustarsi dell’ottimo idromele, una delle più antiche bevande, considerata fin dai tempi antichi il “nettare degli dei”.

Ma all’Ape Loca le novità sono all’ordine del giorno: “Quest’anno ho intrapreso una nuova sfida, devo dire con eccellenti risultati, nello specifico coltivo zafferano che vendo in pistilli che ho chiamato Zafferì. E’ un lavoro lungo e certosino, poiché per fare un grammo di pistilli essiccati servono circa 170 fiori!”. Possiamo dire che tanta pazienza è stata premiata poiché, in seguito ad attenti esami di laboratorio, il prodotto è risultato di prima categoria: un altro riconoscimento dell’eccellenza valdimagnina.

Anche se si ritiene un principiante, Manuel collabora con parecchie biblioteche e scuole della bergamasca, dove in prima persona spiega ai ragazzi la vita e il mondo delle api. “Ritengo che dare lezioni ai giovani sia importante, poiché saranno il nostro futuro ed è giusto spiegare loro questo fantastico mondo…”. L’occasione è utile anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa “…a differenza mia, che quando ho iniziato con l’attività ho trovato parecchie porte chiuse da parte di apicoltori: dobbiamo finire di costruire muri che non portano a niente ma bensì creare dei ponti di dialogo e collaborazione per tutelare e salvaguardare questo antico mestiere.”.

Ultimamente, il delicato mondo delle api è stato al centro di diverse riflessioni, non solo da parte degli addetti ai lavori, poiché sempre più minacciato da inquinamento e insetti antagonisti: “Il patrimonio apistico mondiale ogni anno è sempre in calo demografico, soprattutto a causa di coltivazioni intensive, utilizzo di pesticidi e fitofarmaci. Anche la globalizzazione ha fatto la sua parte, portando in Italia anche parassiti molto aggressivi. Altro problema è l’espansione delle monocolture e la mancanza di biodiversità che portano sempre meno fiori, dove le api attingono il nettare ed il polline.”. Le api sono di notevole importanza per l’impollinazione delle piante, specie di frutta e verdura; senza di loro circa il 75 per cento delle nostre colture subirebbe una riduzione di produttività. L’eliminazione delle sostanze chimiche più pericolose per le api è il primo passo da adottare per tutelarle.”.

Nonostante la situazione tutt’altro che rosea, la Valle Imagna sembra essere un’isola felice: “Per fortuna, non ho mai perso nemmeno uno sciame d’api per malattie dovute ai problemi sopra descritti”. Anzi, Manuel ci illumina con una proposta lungimirante per la valle: “Sarebbe ora di rivalutare la sua ricchezza, coltivando zafferano e allevando api e non solo. Abbiamo un patrimonio da non sottovalutare e anzi, come dicevo, dobbiamo trasmettere questa eccellenza alle nuove generazioni. Il mio sogno sarebbe di creare un consorzio centrale, utilizzando un unico logo che esalti il made in Valle Imagna, facendo cosi conoscere i nostri prodotti in tutta Italia ed incentivare cosi i giovani a scoprire nuovi orizzonti.”. Un sogno, per ora, ma prezioso e dal sapore veramente dolce. Proprio come il miele.

Per ulteriori informazioni visitare la pagina Facebook o contattare Manuel al 346.2181598. Per chi volesse inoltre approfondire il tema apicoltura e conoscere Manuel di persona, venerdì 15 febbraio, ore 20.45, presso lo Spazio LavorinValle a Sant’Omobono Terme, in via IV Novembre 52, ci sarà un incontro dedicato all’allevamento delle api organizzato da La Casa dei Semi, Valle dei 5 Campi, Comunità Montana Valle Imagna, Provincia di Bergamo e Coldiretti.

 

 

 

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