Carmelo Fazio, l’insegnante (al Turoldo) prestato alla conduzione

Ha presentato eventi con alcuni personaggi televisivi come Lorella Cuccarini e Cristina Parodi. 'Insegnare è bello quanto presentare. Sono abituato ad avere un pubblico di 1500 persone, intrattenerne 30 non è un problema'.
28 Novembre 2019

“Insegnante prestato alla conduzione”, è così che Carmelo Fazio, docente di lingua inglese all’Istituto Turoldo di Zogno, si definisce. Carmelo, classe 1970, è nato a Catania e quando aveva solo 2 mesi i suoi genitori hanno deciso di trasferirsi a San Giovanni Bianco per motivi di lavoro.

È qui, in Valle Brembana, che frequenta tutti i suoi studi, iscrivendosi alla facoltà di ragioneria all’Istituto Turoldo. “È curioso vedere come da studente dell’istituto sono passato a diventare insegnante” afferma con un tono spiritoso. Difatti, insegnare è la sua professione, o meglio, la sua prima professione. Si, perché Carmelo è un uomo dalle mille sfaccettature e ce ne regala una, forse la più importante, quella della sua carriera come presentatore a livello internazionale.

Prima di arrivare però al suo modesto successo, andiamo per gradi. “Ho avuto la fortuna, abitando nella frazione “Villaggio”, che nel 1978 vi era una radio conosciuta come “Lady Radio”. Qui cercavano una voce di un bambino e dopo aver fatto un casting, mi hanno scelto. La mia permanenza si è protratta per 20 anni, dove ho lavorato come speaker” rivela Carmelo, “L’ho vista crescere ed è stato per me il mio passatempo, ho imparato a migliorarmi a livello lessicale e comunicativo, ed ho appreso la capacità di parlare dinanzi a un microfono”.

Durante il suo lavoro, viene notato da un signore, il quale gli chiede se vuole presentare degli eventi all’Hotel San Marco per persone di importanza locale e regionale, dopodiché è stato notato e coinvolto da un’azienda dal 2008 al 2015 per un concorso di bellezza a livello nazionale chiamato “La più bella del mondo”. Ne è diventato il conduttore principale con riprese televisive e articoli sulla stampa nazionale. “Questo mi ha dato modo di presentarmi al grande pubblico in modo più facile”.

Ed è così che si avvia al mondo della conduzione. È una parte della mia vita che amo moltissimo. Essere un conduttore vuol dire prepararsi, non si può improvvisare. Bisogna avere un buon italiano, riuscire a coprire gli imprevisti che a volte ci sono, in qualsiasi calibro di registrazione. I buchi vanno riempiti e questo implica capacità di creare qualcosa di nuovo e attirare l’attenzione del pubblico. Mi definisco un 'Insegnante prestato alla conduzione' – continua Carmelo – Insegnare è bello quanto presentare. Nonostante ho avuto offerte interessanti, ad esempio a Roma per casting importanti, ho deciso che la mia età non è adatta a quel mondo e che insegnare deve rimanere la mia professione principale. Condurre eventi, intrattenere il pubblico, mi è molto d’aiuto nell’insegnamento: sono abituato ad avere un pubblico di 1500 persone, intrattenerne 30 non è un problema”.

Nonostante ciò, Carmelo sogna ancora di fare televisione. Ha presentato però eventi con alcuni personaggi televisivi quali Lorella Cuccarini, Fanni Cadeo, Cristina Parodi, Emanuela Tittocchia e Valeriano Longoni (coreografo della trasmissione “Le Iene”), con il quale vi è un legame di grande amicizia. Un’altra amicizia importante è quella con Sergio Sonzogni, padre fondatore della radio “Lady Radio” che gli ha permesso di diventare ciò che è oggi. “Sono orgoglioso di lui e lo ringrazio. Da bambino della Valle Brembana sono diventato un conduttore, anche se dei sottoborghi per mio volere”. Si, perché Carmelo è un uomo umile, che ha come sogno quello di continuare a imparare, a migliorarsi, “Learning by doing”.

Altra sfaccettatura è quella del suo lavoro con la società “EF”, con la quale ha lavorato per anni come group leader, e per questo e per la sua rimanenza in Inghilterra per 9 anni, ringrazia i suoi genitori che lo hanno sempre sostenuto. Conclude l’intervista facendo una riflessione che ha avuto modo di elaborare durante il suo lavoro: “Ho appreso quanto i giovani di oggi che vengono criticati perché si dice che non hanno voglia di mettersi al lavoro, alla prova, hanno in realtà dei sogni bellissimi, e mi rendo conto che voglio aiutarli nel realizzarli. Più invecchio, più sento l’obbligo morale del lavoro che faccio. Costruire relazioni con i miei studenti, creare empatia per facilitare l’apprendimento e il clima in classe è ciò a cui tengo di più”.

Due sue studentesse ora fanno le modelle professioniste perché Carmelo le ha notate, e le ha aiutate: una di loro lavora come modella professionista e una fa l’indossatrice a livello internazionale. Un uomo dalle mille risorse che sa sfruttarle e condividerle.

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