Lassù, fra le località Vetta e Aplecchio a San Pellegrino Terme, si nasconde una piccola perla naturale tutta da scoprire e vivere. Stiamo parlando delle Grotte del Sogno, un meraviglioso complesso carsico dalle origini antichissime, che cela al suo interno un vero e proprio “sogno” incorniciato da concrezioni dai colori e forme uniche, accompagnate da lucenti stalattiti e stalagmiti formatesi nel corso dei secoli.
Ma andiamo con ordine: qual è l'origine delle bellissime Grotte del Sogno di San Pellegrino Terme? Come già accennato, si tratta di un complesso antichissimo, di origine tettonica. Le Grotte, infatti, sono costituite da tre pozzi paralleli, impostati su un'unica spaccatura (faglia) della massa rocciosa che si è formata ben 60 milioni di anni fa, durante l'Era Mesozoica. La loro scoperta è, però, relativamente recente: fu Ermenegildo Zanchi, nel 1931, a scoprirne per la prima volta l'esistenza, durante una passeggiata fra i boschi sampellegrinesi.
Il “nonno degli abissi” – così era chiamato, dal momento che scoprì anche altri complessi come le Grotte delle Meraviglie di Zogno – ne intuì immediatamente il potenziale turistico e così decise di installare al suo interno delle passerelle aeree, corredate da un impianto di illuminazione che permettesse ai visitatori di entrare a visitare l'immenso splendore della sua scoperta. Così, nel giro di un anno, le Grotte del Sogno aprirono ufficialmente, diventando le prime grotte attrezzate in Lombardia e fra le prime in tutta Italia. Purtroppo il destino non fu altrettanto fausto e nel 1969, alla morte di Zanchi, l'intero complesso carsico fu chiuso, abbandonato a sé stesso e agli atti di vandalismo.
Dopo un silenzio lungo 43 anni, nel maggio del 2012 le Grotte hanno ottenuto una meritata seconda chance grazie ad un intervento di recupero portato avanti da un gruppo di giovani volontari sampellegrinesi, dell'Associazione “Km28 Antea”, mentre dal 2016 la gestione è affidata all'Associazione “OTER Orobie Tourism: Experience of Real”, un gruppo di giovani nato l'anno prima.
Ora le Grotte sono visitabili in completa sicurezza: l'escursione, dalla durata di circa 30 minuti, prevede un percorso in risalita dalla parte più bassa delle grotte, passando attraverso diversi cunicoli e due gallerie – una per l'entrata e una per l'uscita. Un viaggio onirico, caratterizzato da incredibili scorci impreziositi dalle scintillanti stalattiti e stalagmiti, testimoni silenziosi dell'inimitabile bellezza della natura. Durante la visita è possibile anche vedere quel passaggio che tanti anni fa permise a Zanchi di scoprire questo piccolo gioiello, incastonato in uno dei borghi più affascinanti della Valle Brembana.
Apertura Grotte del Sogno – Stagione Estiva
Maggio, giugno, settembre e ottobre: domenica dalle 14:30 alle 16:30;
Luglio e agosto: sabato dalle 14:30 alle 17:00 – domenica dalle 10:00 alle 11:30 e dalle 14:30 alle 17:00.
Per prenotazioni: info@orobietourism.com oppure 034521020.
(Le Grotte del Sogno - fonte orobietourism.com)
(Fonte immagine in evidenza: Grotte del Sogno via Facebook)