Il miracolo della Sacra Spina a San Giovanni

La Sacra Spina è una ricorrenza molto importante e sentita nell'intera Valle Brembana – e non solo – con migliaia di fedeli che, ogni anno, pellegrinano nel centro brembano per omaggiare la preziosa reliquia.
25 Marzo 2019

La Sacra Spina è una ricorrenza molto importante e sentita nell’intera Valle Brembana – e non solo – con migliaia di fedeli che, ogni anno, pellegrinano nel centro brembano per omaggiare la preziosa reliquia. La “Sacra Spina” è ogni frammento di legno che viene, tradizionalmente, ritenuto parte di quella corona di spine che Gesù portava durante la sua crocifissione.

Un po’ di storia – tale corona, si dice sia stata recuperata e poi donata alla Cattedrale di Notre Dame di Parigi da Luigi IX di Francia: a San Giovanni, la preziosa reliquia pare sia arrivata grazie al soldato Vistallo Zignoni, che nel 1495 combatté nella battaglia di Fornovo sul Taro con le truppe italiane contro Carlo VIII. In quell’occasione, l’uomo e i suoi soldati invasero l’accampamento nemico facendo razzia di beni, fra cui proprio quella Sacra Spina che Zignone donò successivamente alla parrocchia brembana.

La fioritura – divenuta ben presto oggetto di devozione di migliaia di fedeli, la Sacra reliquia porta con sé anche del misterioso fascino: si dice, infatti, che il “miracolo della fioritura” si verifichi ogni volta che il Venerdì Santo cade lo stesso giorno dell’Annunciazione, ovvero il 25 marzo. Un fenomeno tanto bello quanto inspiegabile, documentato sin dal 1615 quando sulla Spina spuntarono dei “fiorellini”. Un evento prodigioso, che si interruppe nel 1598 a seguito di un furto della Sacra Spina che determinò il cessare del miracolo per 287 anni, quando nel 1885 ricominciarono a spuntare delle “gemme” sul frammento sacro.

Nel 1921 fecero capolino dei “fiorellini e una gemma”, mentre nella notte del 27 marzo 1932 la Sacra Spina si tinse di una macchia sanguigna, osservata da una commissione e supportata da veglie e preghiere dei fedeli. Furono più di 200 mila i fedeli che accorsero a venerare la miracolosa reliquia, che accese l’animo di numerosi pellegrini fra cui il futuro Papa Giovanni XXIII. Nel 2016, anno in cui Venerdì Santo e Annunciazione coincidevano, il curioso fenomeno si è ripetuto: sul venerato frammento della corona di Cristo sono spuntati due germogli. Un “segno” che ha spinto numerosissimi fedeli in pellegrinaggio a San Giovanni Bianco per venerare la sacra reliquia. Il prossimo “appuntamento” è fra 141 anni: nel 2157 le due giornate si allineeranno nuovamente e chissà che la Spina non germogli nuovamente.

Il rito – il rituale della Sacra Spina viene celebrato in due giornate, il quinto sabato e la quinta domenica di Quaresima, con novene di preparazione, incontri di preghiera, canti e celebrazioni ad anticipare il tutto. È in questo frangente che le strade del paese si tingono della luce sommessa di migliaia di lumini rossi adagiati sulle sponde del fiume, sulle finestre delle case, sulle chiese, appesi ai ponti e lasciati correre sull’acqua del Brembo. Un’atmosfera sacra a affascinante che accompagna il passaggio della tradizionale processione della domenica, a cui partecipano tutti i fedeli – famiglie con bambini, uomini, donne, giovani, anziani. Il sabato pomeriggio viene celebrata la messa di apertura della festa nella chiesa parrocchiale, dove viene esposta la Sacra Spina. Al termine della celebrazione, i devoti baciano la reliquia accompagnati dal suono echeggiante delle campane azionate a mano, mentre la chiesa rimane aperta per tutti quei fedeli che vogliono fermarsi a venerare il sacro frammento.

Intanto, nel piazzale della stazione, prende vita l’annuale fiera fatta di bancarelle e giostre, accompagnata dal profumo delle frittelle e dello zucchero filato. La serata si chiude con il meraviglioso spettacolo pirotecnico. Alla domenica, dopo la celebrazione della messa, la processione si avvia fra le strade di San Giovanni Bianco. In testa il vescovo di Bergamo che porta il reliquiario, seguito dai sacerdoti, dal sindaco e dalle altre autorità locali. Fra i numerosissimi partecipanti, si stagliano stendardi, croci e bandiere, fra cui una grande croce sul cui retro sono rappresentate le scene della passione di Cristo. Una festa essenziale, quella della Sacra Spina, per la comunità di San Giovanni Bianco e per l’intera Valle Brembana, che ogni anno non manca di riunire i devoti sotto un’unica, grande, Fede.

A QUESTO LINK IL PROGRAMMA DI QUEST’ANNO

(Fonte immagine in evidenza: santalessandro.org)

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