La Conca del rifugio Calvi si trova sopra Carona in Alta Valle Brembana, è un paesaggio da cartolina, soprattutto nelle giornate di sole, come quella che domenica 16 aprile 2023 ha accompagnato il Trofeo Parravicini, giunto alla sua 70° edizione. Finalmente gli scialpinisti sono tornati all’azione dopo qualche anno di stop, causato dalla pandemia Covid e dalle condizioni metereologiche avverse.
Questa gara ha una grande e lunga storia, per questo ho deciso di chiedere a Luca Pirola del CAI di Bergamo, il responsabile tecnico e referente organizzativo del Trofeo, di raccontarla: “Il Trofeo Parravicini è intitolato ad un giovane alpinista bergamasco: Agostino Parravicini, che è deceduto nel 1935 arrampicando, così i suoi amici nel 1936 hanno deciso di dare vita ad una gara dedicata a lui, che è arrivata ad oggi con ben settanta edizioni, di cui però solo 68 sono state effettivamente disputate a causa del meteo avverso. Per i giovani non solo delle valli, ma in generale della provincia di Bergamo questa gara è sempre stata come una grande festa.
C’era molto pubblico, infatti proprio da Bergamo, sin dalle prime edizioni, partivano decine e decine di corriere dedicate a trasportare gli atleti e gli spettatori. Nei primi tempi le squadre che partecipavano erano solo quelle che facevano parte dei gruppi militari, ma con il passare degli anni l’accesso fu consentito a tutti e si creò anche una grande rivalità tra gli atleti della Val Brembana e della Val Seriana: tra la gente di Roncobello, Gromo, Valgoglio, che tutti gli anni si contendevano la vittoria. Quest’anno – prosegue Luca - dopo ben 5 anni di pausa, noi del CAI siamo molto soddisfatti del numero dei partecipanti: ci aspettavamo 30 squadre, invece abbiamo avuto 44 coppie iscritte, un grande risultato, a cui ha contribuito anche il meteo, è una bellissima giornata!”.
Il percorso del Trofeo del Parravicini di quest’anno è stato accorciato per carenza di neve, ma il fascino è rimasto immutato: un percorso impervio di salite e discese sopra i 2000 m con sci, pelli e ramponi tra monte Reseda, Madonnino e Cabianca. Proprio dalla Valle Brembana è il vincitore della categoria maschile di quest’anno: William Boffelli di Roncobello, in coppia con Alex Oberbacher della Val Gardena.
I due atleti mi hanno raccontato che cosa rappresenta per loro questa gara. Secondo Boffelli "il Trofeo Parravicini per me significa molto, è stata una delle prime gare di scialpinismo a cui ho assistito da spettatore, il mio passato, il mio presente, con la vittoria dell’edizione 2023 e il mio futuro, perché continuerò a partecipare a questa manifestazione”. Invece per Oberbacher "è la prima volta che partecipo a questa manifestazione, mi ha invitato William, lungo il percorso ho ammirato, anche se di fretta, panorami stupendi, inoltre questa è una sfida storica, non è per niente facile trovare una gara con ben 70 edizioni alle spalle e anche se la neve non era la migliore che si potesse avere mi sono divertito tanto”.
Per la categoria femminile hanno trionfato Corinna Ghirardi e Paola Pezzoli; per le coppie miste Claudia Boffelli (sorella di William) e Lorenzo Milesi. La famiglia Parravicini, inoltre in ricordo di Agostino, assegna ogni anno un premio speciale al più giovane partecipante alla gara: una medaglia d’oro, quest’anno il vincitore è stato Alex Rigo, un giovane trentino molto promettente che ha anche ottenuto il secondo posto nella classifica finale. Concludendo, il Trofeo Parravicini non è solo una gara, è una vera sfida sulle vette più alte della Valle Brembana, che è stata e sarà anche in futuro una palestra d’allenamento per gli atleti, spingendoli ad affrontare sfide sempre più dure.