S.Pellegrino, pronta Villa Giuseppina che ospiterà le terme curative: ora si cerca un gestore

Terminati i lavori di recupero di Villa Giuseppina, si cerca un gestore che possa occuparsi del completamento dell'opera e della sua gestione.
7 Settembre 2021

Dopo uno slittamento causa Covid, sono ormai agli sgoccioli i lavori di recupero di Villa Giuseppina, storico edificio liberty nel centro di San Pellegrino Terme che ospiterà il futuro centro termale curativo, a pochi passi dall'ingresso di QC Terme. Un recupero a rustico, possibile grazie ad una convenzione sottoscritta fra il Comune e la Sviluppo San Pellegrino S.r.l. (Società Percassi, che è anche proprietario dell'immobile), per un importo totale di 1 milione e 700 mila euro.

Affiancare al centro benessere già presente in paese anche le tradizionali terme curative, attive fino al 2006, è uno dei capisaldi dell'attuale Amministrazione comunale, guidata da Vittorio Milesi: la scelta di insediare il nuovo Centro a Villa Giuseppina ha infatti lo scopo di valorizzare e rilanciare turisticamente il territorio del centro termale brembano, nella speranza di ritrovare quei clienti che prima restavano giorni in paese per dedicarsi alle cure.

A lavori conclusi, i tre piani superiori dell'immobile verranno acquistati dall'Amministrazione (si tratta di circa 900 mq), mentre il piano terra resterà di proprietà della Società Percassi che ha in progetto di occuparli con esercizi commerciali. Ancora da individuare è, invece, un gestore che si dovrà occupare – oltre alla gestione – della realizzazione di opere di finitura, inserimento arredi e attrezzature necessarie, a cui il Comune si è detto disposto a contribuire con una quota di 350 mila euro.

 

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Alla prima manifestazione d'interesse si erano effettivamente presentati due privati: il titolare del centro cure termali di Cervarezza (a Reggio Emilia) e Domenico Giupponi, presidente regionale dell'Avis e medico termale residente a San Pellegrino, che però necessita di investitori. Nei prossimi giorni il Comune emetterà il bando, che prevede una base d'asta come canone di affitto di 30 mila euro annui, per una concessione di 40 anni.

Il futuro gestore avrà a disposizione per i propri servizi curativi l'acqua minerale naturale chiamata 'Vita', per un totale di 40 mila litri al giorno. La data di scadenza per la presentazione delle offerte sarà il 26 novembre, con obbligo di sopralluogo entro il 15 ottobre.

(Fonte: L'Eco di Bergamo)

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