Nei giorni scorsi, alcuni ragazzi del Centro Socio Educativo (CSE) di San Pellegrino Terme hanno messo a dimora alcune piantine di lavanda nelle fioriere lungo la pista ciclopedonale. Il Centro Socio Educativo (CSE) di San Pellegrino Terme, attivo dal 2011, è uno dei tanti servizi della Cooperativa Sociale In Cammino, realtà presente sul territorio della Valle Brembana dal 14 giugno 1993 e da oltre trent’anni impegnata nell’inclusione sociale.
Tra le tante iniziative proposte, ogni martedì mattina il CSE porta avanti un’attività molto significativa: un piccolo gruppo di cinque ragazzi con disabilità, accompagnati da due educatrici, esce dal centro per prendersi cura delle piazzole inclusive lungo la pista ciclabile del paese. Quest’anno le piazzole sono state piantumate con lavanda, mentre nel 2024 ospitavano erbe aromatiche. I ragazzi non solo hanno partecipato direttamente alla piantumazione, avvenuta il 3 giugno scorso, ma si occupano anche della manutenzione: tornano sul posto una o due volte a settimana per annaffiare, sistemare, curare.
Un gesto semplice, ma molto significativo. “È una delle tante attività che mettiamo in campo come CSE – spiega Federica Arioli, presidente della Cooperativa In Cammino – e ha un grande valore simbolico. Perché le persone con disabilità che frequentano il centro non sono solo beneficiari di servizi, ma veri protagonisti attivi all’interno della comunità. Sono una risorsa: possono agire a favore della collettività, fare qualcosa di utile, prendersi cura di uno spazio che appartiene a tutti”.
Un approccio che riflette l’intero metodo di lavoro della cooperativa: valorizza la loro autonomia e li rende parte integrante della comunità, superando l’idea di un semplice rapporto di assistenza per costruire relazioni di scambio e inclusione. “Il nostro approccio – continua Arioli – parte sempre dai bisogni. Non costruiamo servizi a tavolino, ma li pensiamo ascoltando ciò che emerge dal territorio. Se c’è un bisogno che ci viene restituito, proviamo a dargli forma, attraverso un’attività, un servizio, una presenza costante”.
L’attività di cura delle piazzole è solo una delle tante esperienze di utilità sociale promosse dal CSE. Tra queste c’è anche lo “Spazio del consumo consapevole”, aperto ogni giovedì mattina ad Antea, frazione di San Pellegrino Terme: un luogo semplice ma prezioso, dove le famiglie possono portare abiti e ausili che non usano più – come biberon, passeggini, vestiti – e, allo stesso tempo, prenderne altri in modo totalmente gratuito. Un vero e proprio baratto aperto a tutti, pensato per bambini e ragazzi dai 0 ai 14 anni, che si fonda sull’idea di condivisione e sostegno reciproco. La cooperativa sostiene con continuità anche il CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) in Val Taleggio, rispondendo sempre con disponibilità ogni volta che c’è bisogno. Accanto al CSE, In Cammino gestisce moltissimi altri servizi: dai progetti di salute mentale all’assistenza domiciliare, prima infanzia e assistenza domiciliare, dal consultorio familiare alle residenze, fino ad attività legate al benessere psicofisico come pilates e tanto altro.
“All’inizio erano di più le persone che donavano rispetto a quelle che prendevano – racconta Arioli – oggi, invece, i flussi si sono bilanciati. È un servizio conosciuto anche dai servizi sociali, che spesso lo segnalano a famiglie fragili o in difficoltà economica”. Un’altra iniziativa ormai consolidata è il “Baratto dei Balocchi”, realizzata in collaborazione con il Comune di Piazza Brembana. Ogni giovedì pomeriggio, nella sala sotto la biblioteca comunale, messa a disposizione gratuitamente, viene allestito uno spazio dedicato allo scambio di giochi: ognuno può portare quelli che non usa più e, se si vuole, sceglierne altri da portare a casa. Un’iniziativa semplice, ma educativa, che favorisce lo scambio e la sostenibilità.
Nel tempo, la cooperativa ha costruito anche una rete diffusa di raccolte di materiali e oggetti, tutte coordinate dal Centro Socio Educativo. Tra queste: la raccolta del sughero, con oltre 60 punti attivi su tutto il territorio della Valle Brembana; la raccolta degli occhiali usati, sia da vista che da sole, grazie a una collaborazione con i Lions Club Valle Brembana di Zogno.
“Siamo una cooperativa che ha scelto di radicarsi sul territorio – spiega Arioli –. Vogliamo essere un punto di riferimento per la comunità, non solo offrendo servizi, ma costruendo relazioni, reti, ascolto”.
E alla base c’è una visione chiara: “Le persone che frequentano i nostri diversi contesti non sono solo destinatari di attenzioni, ma anche portatrici di valore, ognuno può fare la sua parte, restituire qualcosa alla collettività. Questo è quello che cerchiamo di trasmettere ogni giorno”.