Sant’Omobono Terme, murales a scuola: i ragazzi ‘colorano’ la nuova ala delle medie

La scuola è finita, ma sui muri della nuova ala delle medie di Sant'Omobono c’è un murale fresco di pittura brillante, opera degli studenti delle classi 3a B e C.
12 Giugno 2018

La scuola è finita anche all’Istituto Comprensivo di Sant’Omobono Terme. L’anno appena concluso ha lasciato segni indelebili nella memoria dei ragazzi che si preparano all’estate, ma non solo: sui muri della nuova ala della scuola c’è un murale fresco di pittura brillante, opera degli studenti delle classi 3a B e C, che accompagnerà per molti anni gli alunni della scuola.

“Finita la costruzione della nuova ala (che ospita la palestra e varie aule didattiche, ndr), abbiamo notato che il muro era stato lasciato bianco e grezzo. – spiega Chiara Bertuletti, vicepreside e insegnante di arte delle classi 3a B e C autrici del progetto –  L’assessore Luisa Frosio ci ha spiegato che il Comune aveva voluto lasciare dipingere le pareti ai ragazzi. Mentre in altre scuole – non è la prima volta che propongo la realizzazione di un murale – è spesso necessario aspettare molto per ottenere il permesso di portare avanti un progetto come questo, invece qui abbiamo beneficiato di una grande apertura da parte delle autorità”.

Il lavoro è durato un mese e mezzo, ma “i ragazzi sono venuti anche tre pomeriggi a lavorare, anche se non erano obbligati. Ho dovuto anzi chiudere il numero dei partecipanti perché, soprattutto da parte della 3C, c’è stata molta partecipazione. Questo significa che lo sentivano come un lavoro davvero loro.” Perché così tanto entusiasmo? “Il murale – prosegue Bertuletti – parla il linguaggio dei ragazzi: noto che dipingendo le pareti riescono a liberarsi, a concentrarsi, a esprimersi, mentre invece dipingere su tela risulta più faticoso. I ragazzi preferiscono il graffito, anche se un po’ lo sottovalutano. Pensano che sia un lavoro leggero e divertente, ma serve molta concentrazione: mi sono sentita spesso dire ‘Profe ma che fatica!’. 

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I ragazzi all'opera

Sono stati i ragazzi stessi però i primi fan del progetto. Come Caterina, 13 anni e studentessa della 3a C: “Mi è piaciuta molto questa esperienza perchè ci ha fatto lavorare insieme e mi ha fatto migliorare nella pittura, ma non solo me, anche i miei compagni. Ci siamo impegnati molto e ne è valsa la pena, perchè è uscito veramente bene! Inoltre è stato un lavoro di gruppo, siccome i disegni sono stati fatti da noi alunni e la professoressa Bertuletti li ha uniti. Non vedo l' ora di vederlo completamente finito”.  Anche Leonardo, che ha partecipato con impegno anche agli incontri pomeridiani, è contento del risultato: “Mi è piaciuta l'idea di realizzare questo murale perché è stata una attività molto creativa e di collaborazione e perché abbiamo dato un po' di colore alla nuova palestra”.

“Ogni ragazzo – spiega ancora la professoressa Bertuletti ha disegnato la propria idea di murales su un foglio partendo da una scritta, facendo attenzione a rendere tridimensionale il disegno. Io li ho uniti tutti ricavandone il disegno del murale definitivo. Abbiamo poi appeso le prove coloristiche nei corridoi della scuola: tutte i ragazzi e i professori che vi passavano davanti potevano mettere una crocetta su quella secondo loro più bella. Così quella che ha ricevuto più voti è quella che poi abbiamo riportato sulla parete con i colori acrilici”.

“Questo – osserva Bertuletti – è un lavoro che porta i ragazzi a collaborare tra loro: per questo è stato un buon esercizio per imparare a controllare il proprio carattere e a confrontarsi senza aggressività. Inoltre qui si notano le predisposizioni artistiche di ognuno: la precisione, l’organizzazione, la capacità di essere autonomi. Durante le lezioni ho anche aggiunto un po’ di teoria alla pratica, spiegando le differenze tra murales, graffito e tag: l’argomento è piaciuto, tanto che qualcuno lo porterà all’esame di stato”.

Il murale è lungo sei metri, ma la parete su cui si trova ha ancora tanta superficie bianca: la professoressa Bertuletti progetta già di continuare a dipingere con i ragazzi che arriveranno nei prossimi anni, fino a che ogni centimetro del corridoio sarà colorato dalle idee degli studenti. Il lavoro non è ancora finito e altri colorati progetti sono già in cantiere!.

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