Scaglia Spa di Val Brembilla, nuovo accordo aziendale con premi fino a 900 euro

Dopo 12 anni c’è un nuovo accordo per il Contratto aziendale alla Scaglia Spa di Val Brembilla. Anche per chi è inquadrato con un contratto a tempo determinato.
4 Novembre 2017

Dopo 12 anni c’è un nuovo accordo per il Contratto aziendale alla Scaglia Spa di Val Brembilla, azienda storica che già nell’800 produceva telai e accessori per l’industria tessile “cedendo” poi all’automazione avanzata. Ora, l’impresa (40 dipendenti) opera nella produzione di rocchetti, tubetti, componenti vari per l’industria tessile, prevalentemente a livello internazionale.

La Scaglia Spa fa  parte del gruppo omonimo insieme a  Sit Spa,  Elatech Spa e a  Scaglia Indeva Spa. Nello specifico, l’accordo del 2002, scaduto nel  2005, non era più stato rinnovato. Da qualche giorno è stata raggiunta l’intesa e i lavoratori hanno di nuovo l’integrativo; esteso anche a chi è inquadrato con un contratto a tempo determinato e, potenzialmente, ai lavoratori in somministrazione con un’anzianità aziendale di almeno sei mesi.

L’amministratore delegato, Alessandro Scaglia, parlando dell’accordo, ha fatto intendere che la firma “coincide con il segnale positivo del periodo che sta attraversando l’azienda: significa che è sana e che sta lavorando bene”. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati Filca Cisl e Fillea Cgil di Bergamo anche “per il coinvolgimento dei delegati sindacali attraverso incontri di informazione circa l’andamento degli  obiettivi determinati con scadenza semestrale”. “Si ritiene fondamentale che nel gruppo Scaglia si ritorni a parlare di contrattazione di secondo livello – fanno sapere i sindacati – Significa che esistono ancora aziende che, pur lavorando in un settore come quello tessile, grazie a continui investimenti e a un’attenta gestione finanziaria, riescono ad essere leader in campo internazionale e a ridistribuire la propria redditività ai lavoratori. Inoltre, l’accordo è un riconoscimento importante dell'impegno e della partecipazione dei lavoratori alla vita dell’azienda”.

L’accordo prevede un riconoscimento economico di circa 600 euro, con un massimo di 900 euro nell’ipotesi migliore. Il premio verrà erogato a partire dal settembre 2019 (anno di maturazione 2018) mentre per gli anni 2017 e 2018 è stata prevista una quota una tantum  di 250 euro, che verrà erogata nel mese di dicembre sotto forma di ‘tessera  prepagata’ per l’acquisto di alimentari. Per gli anni successivi  l’importo sarà oggetto di contrattazione annuale tra le parti. C’è anche la possibilità da parte dei lavoratori di devolvere il 50% (e fino al 100%) dell’ammontare del premio al fondo di previdenza complementare di categoria ARCO. “La scelta, oltre che essere dettata dal vantaggio della completa detassazione fiscale della quota versata al fondo pensione, – concludono i sindacati – è motivata dal numero elevato di aderenti ad ARCO (oltre l'80%) in questa azienda”.

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