Sei panchine rosse, “a memoria di storie che non vengano più scritte”. È l'iniziativa messa a punto dalle tre Associazioni Aido, Avis e Admo Valle Imagna in sinergia con l'Amministrazione Comunale di Sant'Omobono Terme, che sabato 15 maggio hanno inaugurato la prima di sei panchine rosse, posizionata nella zona verde di fronte alle Scuole Medie comunali. Le altre cinque, invece, prenderanno “casa” nei parchetti di Selino Basso, Selino Alto, Valsecca, Cepino e Mazzoleni.
“Un bel progetto, che ha visto Aido, Avis e Admo collaborare per la prima volta fra loro e con il Comune – spiega Monica Bolis, presidente di Aido Valle Imagna – L'obiettivo è sensibilizzare: di uomini che picchiano le donne ce ne saranno sempre, ma magari per i bambini e i ragazzini che vedono con frequenza questi simboli di lotta potrebbero diventare un seme che fra dieci o vent'anni potrà germogliare in qualcosa di positivo. Questo progetto, inoltre, è anche un modo per dare visibilità alle “tre A”, ovvero Aido, Avis e Admo che per la prima volta collaborano per un'iniziativa del genere in Valle Imagna, oltre che un modo per ricominciare a viverci dopo i mesi più duri della pandemia. Ma non sarà l'ultima volta: qualcos'altro già bolle in pentola per i prossimi mesi”.
I volontari si sono occupati della sistemazione delle panchine (già esistenti), levigandole, dipingendole di rosso e verniciandole. Su ognuna è stata applicata una targa con i quattro loghi (le tre Associazioni più lo stemma comunale) e una frase simbolica: “A memoria di storie che non vengano più scritte”.
“Da domenica 16 Maggio, nella zona verde davanti alle scuole secondarie di primo grado, lungo la strada provinciale, noterete una panchina rossa, dedicata a tutte le donne vittime di violenza – sono le parole di Stella Sirtori, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sant'Omobono – La panchina rossa richiama il colore del sangue ed è diventata simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, perché portata via da atti di violenza.
La nostra panchina - prosegue Sirtori - vuole essere il segno della presa di coscienza di un problema assai grave quanto diffuso; un segno di rispetto, di memoria e di riflessione per tutte quelle donne che sentiamo morire per femminicidio, per violenza fisica o psicologica. Posizionare la panchina davanti al nostro Istituto Scolastico significa far diventare questa panchina un elemento importante nell’educazione dei nostri ragazzi. Non solo, la sua posizione centrale, ben visibile a tutti, può diventare momento di riflessione per chi è, anche solo di passaggio, nel nostro paese”.
“Proprio perché questa sensibilizzazione deve arrivare in ogni angolo del nostro territorio, si è deciso di inserire una panchina rossa all’interno del parco giochi di ogni frazione, affinché ognuno di noi possa non dimenticare, ma continuare a ricordare – conclude l'assessore Sirtori – Ringraziamo di cuore i volontari di Aido, Avis e Admo che hanno tinteggiato di rosso alcune panchine già esistenti nei parchetti, dando loro un nuovo ed intenso significato.
Ora sta a tutti noi cercare di mantenerle intatte nei nostri luoghi, senza distruggerle, ma vivendole come meritano di essere vissute. Sono solo un simbolo, certo, ma da queste panchine deve nascere un impegno costante e una viva attenzione da parte di ogni cittadino, adulto o bambino che sia, verso il problema della violenza sulle donne, ricordando che qualsiasi panchina rossa non è “cosa” di donne o per donne, ma è “cosa” di tutti. Siamo consapevoli che questo gesto non risolverà certo il problema, ma siamo altrettanto convinti che potrà aiutare ognuno di noi a gettare piccoli semi di cambiamento nella società in cui viviamo, attraverso il nostro agire quotidiano”.
(Insieme ai volontari che hanno tinteggiato le panchine)