Quattro anni fa, ha preso vita, a Sant’Omobono Terme, Valley Job: un laboratorio speciale, nato grazie alla collaborazione tra l’Unità Pastorale di San Piro (parrocchie di Blello, Berbenno, Ponte Giurino e Selino Alto), guidata da don Michele Lievore, e l’associazione Dorainpoi, storica realtà locale impegnata nell’inclusione di giovani con disabilità.
Tutto è iniziato nel 2021. “Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per quei ragazzi che non vedevamo mai, quelli che restavano in casa, esclusi dalle attività parrocchiali”, racconta don Michele. “Così, dalla coincidenza di avere degli spazi vuoti e il desiderio di creare qualcosa per loro, è nato Valley Job: un’attività per farli sentire parte della comunità”. Oggi Valley Job coinvolge dieci ragazzi con disabilità affiancati da una decina di volontari. Si ritrovano il lunedì pomeriggio e il giovedì mattina, e proprio il giovedì condividono anche il pranzo, trasformando il laboratorio in uno spazio di relazione e amicizia. “Non è solo un luogo dove si lavora – spiega don Michele – ma dove si imparano relazioni, rispetto, collaborazione. Si cresce insieme”.
Nel laboratorio si realizzano gadget personalizzati: magliette, astucci, borracce, grembiuli, tazze come quelle preparate per la Festa della Mamma. Si stampano anche striscioni in carta, biglietti della lotteria, immaginette, libretti dei sacramenti e segnalibri. Ogni attività è pensata per responsabilizzare i ragazzi: si lavora su commissione, rispettando tempi e qualità, proprio come in un vero ambiente professionale. Il laboratorio ha sede nell’ex asilo parrocchiale di Selino Alto, frazione di Sant’Omobono Terme, un edificio che ha ritrovato nuova vita. Uno spazio semplice, ma ricco di significato, dove ogni settimana si condividono idee, si imparano abilità e si coltivano sogni.
Il progetto ha anche un impatto positivo sul territorio. Valley Job sensibilizza la comunità sul tema dell’inclusione: le bancarelle organizzate durante le feste, come la Domenica delle Palme o la Festa della Mamma, sono occasioni per raccontare il progetto e sostenere le sue attività, mostrando con orgoglio il lavoro dei ragazzi. Fondamentale per la nascita e lo sviluppo di Valley Job è la presenza dell’associazione Dorainpoi, nata nel 2009 dall’iniziativa di un gruppo di genitori con figli con disabilità. “Noi genitori abbiamo sempre cercato un’opportunità lavorativa per i nostri figli – racconta Francesca Cicolari, presidente dell’associazione –. Il lavoro è una dimensione difficile per tutti, figuriamoci per loro. Per questo abbiamo sentito il bisogno di creare contesti proto-lavorativi, come Valley Job, per accompagnarli verso l’autonomia”.
Dalla scuola all’età adulta, Dorainpoi ha sempre cercato di rispondere ai bisogni delle famiglie: in passato con progetti come ippoterapia e musicoterapia, oggi con una nuova attenzione al lavoro e all’abitare autonomo. L’associazione ha anche dato vita alla squadra di Baskin, uno sport inclusivo simile al basket che permette a giovani con e senza disabilità di giocare insieme: una squadra attiva da sette anni, che partecipa anche ad un campionato. L’idea e il sogno di Dorainpoi si sono incrociati con quelli di don Michele. La sua disponibilità a mettere a disposizione spazi inutilizzati ha permesso di trasformare un desiderio in realtà. “Non è stato facile – continua Cicolari – ma con pazienza siamo riusciti a coinvolgere le famiglie, i ragazzi e a costruire un gruppo solido e affiatato”.
Grazie alla collaborazione con l’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna-Villa d’Almè e la Cooperativa Lavorare Insieme, Dorainpoi ha partecipato al bando “Idee ne abbiamo”, che ha permesso l’acquisto di una stampante professionale: oggi è il cuore produttivo del laboratorio. I ragazzi più precisi si dedicano alla parte grafica e di stampa, mentre altri si occupano della confezione: ognuno ha un compito, seguito e sostenuto da volontari che credono nel valore dell’inclusione.

Tra i progetti realizzati, uno dei più significativi è la maglietta per la Fiaccolata della Pace 2025 (in programma il 3 giugno), ideata da uno dei ragazzi. La scritta “Diamo luce alla pace – Fiaccolata 2025” è accompagnata da una candela, dove la fiammella diventa la “I” di “diamo”, con colori vivaci che rappresentano energia, speranza e partecipazione.
Ma Valley Job non si ferma qui: a giugno prenderà il via, all’interno delle ex scuole elementari, “Valley Job and Fun”, la nuova fase del progetto che unisce attività creative e momenti ricreativi . Grazie alla collaborazione con l’artista Luca Baroni, i ragazzi inizieranno a ridipingere e decorare gli spazi della vecchia scuola, trasformandola in un vero centro aggregativo aperto anche alla cittadinanza. Sarà un luogo da vivere, progettare e condividere insieme. “Uno dei momenti più belli – conclude don Michele – è stato vedere questi ragazzi inizialmente spaesati, trovare invece un ruolo e una motivazione. Arrivano puntuali e con il sorriso: sanno che li aspetta qualcosa di loro, che li fa sentire importanti”.
Anche Francesca Cicolari conferma: “I nostri figli escono di casa, hanno un impegno concreto, imparano. Ma soprattutto, costruiscono relazioni che vanno oltre il laboratorio: amicizie, affetto, fiducia. E questo vale più di ogni altra cosa”. Valley Job è un progetto che illumina, perché da valore alle persone, alle capacità di ciascuno, e alla bellezza di sentirsi parte di qualcosa. È la prova che con un po’ di spazio, tanta passione e il sostegno di una comunità, si può davvero “dare luce ai talenti di tutti”.