Splendida Val Gandino, il Mais Spinato incanta a Melaverde

Ha appassionato milioni di telespettatori in tutta Italia la puntata di Melaverde mandata in onda domenica 1 marzo su Canale 5 che ha visto protagonista la filiera dell'antico Mais Spinato di Gandino.
2 Marzo 2020

Doveva essere un'importante vetrina per la Val Gandino e le sue eccellenze, è diventato un arazzo multicolore fra tradizione e innovazione. Ha appassionato milioni di telespettatori in tutta Italia la puntata di Melaverde mandata in onda domenica 1 marzo su Canale 5 che ha visto protagonista la filiera dell'antico Mais Spinato di Gandino.

La nota conduttrice Ellen Hidding, di origini olandesi, ha proposto un vero e proprio viaggio, avviato sul sagrato della monumentale Basilica di S.Maria Assunta (efficaci le immagini col drone del bergamasco Diego Percassi) e proseguito a Cà Parecia, la cascina in cui i cugini Giovanni e Bernardo Savoldelli rintracciarono tredici anni fa una vecchia pannocchia, utile a riportare in produzione (progetto di Comune, Pro Loco e Crea Bergamo) la varietà locale dai chicchi appuntiti. Essa arrivò a Gandino (primo luogo in Lombardia) agli inizi del '600.

Le immagini gandinesi hanno dialogato con quelle registrate a Napoli da Vincenzo Venuto, che ha proposto la presentazione del baccalà campano. Ellen ha condotto i telespettatori al mulino a pietra di Clemente Savoldelli, con le sue pregiate farine ed all'impianto di Agrigal, l'azienda innovativa avviata da Adriano Galizzi per la produzione delle mitiche gallette.

Gusto e qualità hanno infine trionfat

o fra le specialità del Panificio F.lli Persico e la tavola imbandita del Ristorante Caffè Centrale, con Emanuel Caleca ed il suo staff pronti a rivelare le ricette più squisite. Giambattista Gherardi, del distretto Cinque Terre, Antonio Rottigni, presidente della Comunità del Mais Spinato ed Angelo Savoldelli (responsabile didattica) hanno punteggiato i vari passaggi segnalando lo spirito sostenibile e virtuoso di un progetto che nel nuovo millennio ha aperto nuovi orizzonti per la Val Gandino.

“È stata un'esperienza bellissima – sottolinea Gherardi – un'opportunità incredibile che si aggiunge ai traguardi che il distretto della Val Gandino ed il progetto del Mais Spinato hanno tagliato a più riprese in un decennio davvero incredibile. Le giornate di ripresa sono state intense e articolate ed abbiamo verificato sul campo professionalità tecniche ed artistiche di altissimo livello. Il pranzo finale ha unito tutti in un brindisi festoso e, soprattutto, in un reciproco arrivederci”.

A QUESTO link è possibile rivedere la puntata dal sito ufficiale del programma.

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