Tramvia della Val Brembana a idrogeno: l’idea di Milesi per ottenere fondi europei

Con un'alimentazione a idrogeno, la tramvia della Valle Brembana potrebbe beneficiare di importanti finanziamento europei
1 Settembre 2021

Il primo cittadino di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi torna a farsi sentire. Questa volta, oggetto della missiva del sindaco della cittadina termale la tramvia della Valle Brembana, che potrebbe beneficiare di importanti finanziamento europei qualora venisse realizzata con alimentazione ad idrogeno.  DI seguito la lettera aperta inviata al Presidente della Camera di Commercio Carlo Mazzoleni, al Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, al sindaco di Bergamo Giorgio Gori; al Presidente del BIM Carlo Personeni, al Presidente di TEB Filippo Simonetti, al Presidente del Gruppo Ferrovie Nord Milano Andrea Gibelli, al Ministero della Transizione Ecologica e a tutti i sindaci interessati) 

“L’emergenza sanitaria – scrive Milesi –, insieme a quella climatica, propongono orizzonti e scenari completamente nuovi che imponendo una maggiore considerazione, sensibilità e attenzione per i temi ambientali, ci chiedono e sollecitano scelte lungimiranti e coraggiose da mettere in campo con determinazione e rapidità. Questioni cruciali e decisive per il nostro futuro che non possono non interrogare anche le condizioni e lo sviluppo dei territori montani dove sono presenti e si concentrano tante difficoltà e problemi che continuano ad attendere risposte nel segno della concretezza e del salto di qualità.

Le ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa, in particolare per il nostro Paese per il rilancio dell’economia dopo la pandemia, costituiscono un’opportunità straordinaria che ci auguriamo possa essere colta e utilizzata al meglio non soltanto dalla città capoluogo e dalle aree forti della nostra Provincia, ma anche dai territori montani più fragili come la Valle Brembana. In questa direzione, è peraltro evidente che le aree montane devono essere aiutate a colmare quella oggettiva, scarsa capacità a elaborare proposte e iniziative di alto profilo che è propria delle piccole realtà e che non può costituire un ulteriore elemento da sfruttare e utilizzare per emarginare ed impoverire ancora di più questa porzione svantaggiata di territorio provinciale.

Venendo immediatamente alle questioni concrete, guardando alla programmazione europea, alle linee di finanziamento offerte dal “Fondo Next Generation EU” e alle previsioni contenute nel “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR), siamo a richiedere che venga attentamente valutata la possibilità di realizzare la tramvia della Valle Brembana nel tratto Bergamo-Villa d’Almè-San Giovanni Bianco con alimentazione a idrogeno.

 

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Gli importanti finanziamenti messi a disposizione dall’Europa, specificatamente destinati alla sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario e per il rilancio delle reti ferroviarie non elettrificate o abbandonate oltre che per lo sviluppo territoriale, potrebbero costituire una straordinaria opportunità per realizzare il tratto di tramvia già finanziato da Bergamo a Villa d’Almè, ma soprattutto per accelerare i tempi di realizzazione anche della tratta della Valle Brembana da Villa d’Almè a San Giovanni Bianco per il quale soltanto recentemente, grazie ad un finanziamento del Consorzio Bim, è stato affidato l’incarico di progettazione.

Un’iniziativa che replicherebbe il progetto presentato nello scorso mese di giugno per la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo dal Gruppo Ferrovie Nord Milano per realizzare in Valle Camonica quella che sarà la “prima Hydrogen Valley Italiana”. Obiettivo dell’iniziativa della quale è soggetto capofila la Provincia di Brescia, è quello di sviluppare una filiera economica e industriale basata sull’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviando la conversione energetica del territorio e la completa decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale.

Per la Valle Brembana potrebbe essere questa un’occasione speciale per accelerare in modo considerevole i tempi di realizzazione della tramvia fino a San Giovanni Bianco (le opere finanziate con fondi europei devono essere necessariamente completate entro il 2026), dare un impulso decisivo allo sviluppo turistico del territorio e al tempo stesso ridurre fortemente l’inquinamento atmosferico, offrire nuove opportunità di lavoro e frenare la tendenza allo spopolamento della Valle stessa.

Una proposta che potrebbe consentirci altresì di realizzare la tramvia della Valle Brembana – nel tratto Bergamo-Villa d’Almè come nella tratta Villa d’Almè-San Giovanni Bianco – con modalità aggiornate e innovative rispetto a quelle utilizzate per la tramvia della Valle Seriana, attraverso l’utilizzo delle possibilità offerte dalle ultime, più moderne conoscenze indotte dalla continua evoluzione tecnologica. Una proposta e un progetto che possono trovare l’attenzione e la disponibilità del Gruppo Ferrovie Nord di Milano nella persona del Presidente Andrea Gibelli che ha già concretamente manifestato il suo particolare interesse e sensibilità per questo tipo di sperimentazione, promuovendo il già citato progetto in Valle Camonica.

Sono queste le scelte fondamentali e decisive per il futuro di un territorio e ci auguriamo pertanto che chi per il ruolo ricoperto ha la responsabilità di prendere queste decisioni che incideranno sui destini della nostra Valle, possa scegliere avendo davvero come riferimento il “bene comune”. Mi sia consentito di aggiungere che nei tempi recenti, nelle discussioni sul futuro della Valle Brembana, siamo stati ripetutamente accusati di guardare con poca lungimiranza, esclusivamente alla realizzazione delle opere di viabilità, trascurando e non considerando con la necessaria attenzione i benefici ambientali e turistici derivanti dalla costruzione della tramvia: bene, ci auguriamo che chi ci ha sollecitato in questi anni a considerare la tramvia come priorità, oggi che le condizioni possono consentire il conseguimento di questo risultato in tempi celeri grazie ai fondi messi disposizione del nostro Paese dall’Europa, non cambi opinione indicando e suggerendo per la Valle Brembana altre priorità.

In ordine a quanto sinteticamente illustrato, nella convinzione che l’iniziativa possa trovare sostegno e favorevole accoglimento presso lo stesso Ministero della Transizione Ecologica (MITE) interessato a promuovere questo tipo di sperimentazione, esprimo l’auspicio e la speranza che la proposta avanzata possa essere attentamente valutata e condivisa per consentire di dare una risposta nei tempi più brevi possibili, non soltanto alle esigenze e ai bisogni della città capoluogo e del suo hinterland, ma anche al territorio montano della Valle Brembana. Ringrazio per l’attenzione e la disponibilità e resto in fiduciosa attesa di un cortese riscontro. L’occasione è gradita per porgere distinti saluti”.

Photo Credit Milesi: In a Bottle

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